RINVIO
Elezioni in autunno: sindaci “prorogati”
Data possibile tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. Al voto Saronno, Somma e Luino, nell’Altomilanese Legnano e Parabiago

Urne vuote e schede bianche, ma non per la scelta di astenersi dal voto. La pandemia costringe a posticipare ogni evento pubblico, anche di ordine politico e istituzionale.
Dopo il rinvio del referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, in calendario il 29 marzo e posticipato per ora a una data entro il 19 settembre, è in arrivo un secondo stop, questa volta alla elezioni amministrative.
Indicativamente e compatibilmente con l’evolversi dell’epidemia, per la scelta dei sindaci e dei consiglieri comunali si ipotizza una data fra il 15 ottobre e il 15 dicembre. Tuttavia, visto che si entrerà in un periodo di ristrettezze economiche, per risparmiare è possibile che possa essere previsto un election day che unisca il referendum, le Comunali e le Regionali, laddove anche i governatori siano in scadenza di mandato.
Per quanto riguarda le amministrative, nel Varesotto vengono congelate le elezioni in undici Comuni, per una popolazione complessiva di 110mila abitanti. Le località più importanti chiamate alle urne sono Saronno, Somma Lombardo e Luino, assieme ad altri centri di medie dimensioni come Laveno Mombello, Gorla Maggiore, Origgio e Casorate Sempione, a cui si aggiungono Gemonio, Golasecca, Lonate Ceppino e Masciago Primo. Contrariamente agli altri, questi ultimi due paesi non sono giunti alla scadenza naturale, ma andranno anticipatamente al voto a causa delle dimissioni dei due sindaci in carica. Seppure il numero di municipi interessati sia esiguo, il Varesotto è la provincia lombarda con più Comuni chiamati a rinnovare i sindaci e i Consigli comunali. E, dopo la Città metropolitana di Milano (che, per il solo Altomilanese, coinvolgerà Legnano, Parabiago e Cuggiono), la provincia di Varese è il territorio che chiamerà più cittadini alle urne, con circa 92.000 elettori. Aspiranti sindaci, candidati in cerca di conferma e assessori in rampa di lancio, resteranno ai box ancora per qualche mese, così come i loro programmi, i manifesti, i comizi e le campagne di opinione sui social. Le elezioni sono rimandate e, con esse, le campagne elettorali nei paesi, da sempre fra le più sentite e combattute, oltre che “palestra” politica .
E nel frattempo, cosa succederà? I sindaci in carica non decadranno e i Comuni non subiranno alcun commissariamento.
Ci sarà una sorta di proroga delle cariche attualmente alla guida delle Amministrazioni, senza alcuna restrizione nelle loro funzioni e nella capacità di azione, a parte chiaramente Lonate Ceppino e Masciago Primo che sono commissariate già da qualche mese (come Legnano, dove la giunta Fratus è stata travolta da un’inchiesta che proprio ieri ha portato alla condanna dell’ex sindaco e di due assessori, ndr).
Infine, con una sorta di effetto domino, quasi di sicuro saranno posticipate anche le elezioni Provinciali che, nel prossimo autunno, avrebbero dovuto rinnovare il Consiglio provinciale, mentre la carica a presidente, ricoperta da Emanuele Antonelli, durerà ancora due anni, per un totale di quattro.
© Riproduzione Riservata