CORONAVIRUS
La Svizzera chiude nove dogane
Il traffico verrà convogliato sui maggiori valichi. Stop a San Pietro, Ligornetto, Cremenaga, Indemini e Palone

Le autorità federali svizzere hanno deciso oggi, mercoledì 11 marzo, di chiudere nove valichi con l’Italia. Si tratta delle dogane minori.
«Vi preghiamo di capire questa misura - hanno spiegato a Berna - non è una chiusura del confine ma una misura tecnica per incanalare i flussi di traffico su alcuni posti di confine». Questo per poter meglio effettuare i controlli, anche sanitari, a ridosso delle dogane dove la Svizzera ha già allestito una serie di presidi. L’Amministrazione federale delle dogane ha tenuto la conferenza stampa a Berna insieme alle autorità federali economiche, sanitarie e di sicurezza. La chiusura dei nove valichi, ai confini con Varese e Como, è in vigore da subito.
I casi di coronavirus registrati in Svizzera sono 645, di cui 613 già confermati tramite analisi. I contagi hanno colpito in 23 cantoni, ed il Ticino è la regione più toccata, con oltre 120 casi.
Da qui le pressanti richieste di misure urgenti da parte della deputazione ticinese a Berna, compresa l’opzione di una chiusura temporanea che potrebbe rimanere ancora sul tavolo.
Ecco i valchi chiusi: Pedrinate, Ponte Faloppia, Novazzano Marcetto, San Pietro di Stabio, Ligornetto, Arzo, Ponte Cremenaga, Cassinone-Palone, Indemini. Questa mattina, all’alba si erano registrate lunghe code alle dogane per l’accesso dei frontalieri.
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