CORONAVIRUS
«Solo l’ebola era più grave»
Il monito di un medico cubano arrivato a Crema. Si va verso l’apertura del nuovo ospedale in Fiera a Milano. Fontana: «Decreto troppo blando». Al via i termoscanner nei supermercati

Saranno pronti in qualche giorno i primi due moduli dell’ospedale realizzato nei padiglioni della Fiera a Milano.
Lo ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo questa mattina, lunedì 23 marzo. «I macchinari li abbiamo ordinati e stanno arrivando, i primi moduli li stiamo realizzando. Ieri ho fatto un sopralluogo con gli specialisti, tra cui il professor Pesenti che avrà la responsabilità del coordinamento».
«I primi due moduli saranno pronti in qualche giorno - ha continuato Gallera -. È una risposta importante, anche perché continuiamo ad aprire posti letto che si riempiono con velocità spaventosa».
La grande macchina organizzativa non si ferma. Entreranno questa mattina i primi pazienti nel nuovo reparto di terapia intensiva costruito dall’ospedale San Raffaele di Milano grazie alle donazioni raccolte con la campagna lanciata da Chiara Ferragni e Fedez.
Ad essere ricoverati, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, saranno tre malati ricoverati in postazioni di terapia intensiva allestite nel pronto soccorso dell’ospedale. Questi primi tre ingressi serviranno quindi ad alleggerire il carico dell’ospedale.
Complessivamente il nuovo reparto, una tensostruttura, è dotato di 14 posti letto di terapia intensiva ed è stato realizzato in 10 giorni.
Da qualche giorno è iniziata la costruzione di un’altra tensostruttura, adiacente a quella che oggi entra in funzione, che sarà adibita sempre a reparto di terapia intensiva.
«PIÙ GRAVE DELL’EBOLA»
«Secondo me solo l’ebola era più grave di questo coronavirus». Ne è convinto Leonardo Fernandez Fernandez, uno dei medici cubani scelti per la missione nell’ospedale da campo di Crema, anche per la sua esperienza di emergenze internazionali, fra cui terremoti, tsunami e l’epidemia di febbre emorragica in Liberia.
«Arriviamo qua per aiutare, aiutare e aiutare - ha spiegato all’Ansa il medico di 68 anni di Guantanamo, alla vigilia del primo giorno di lavoro al fianco dei colleghi italiani -. Quanto resteremo? Il tempo necessario per risolvere l’emergenza, e lo decideranno lo Stato italiano e quello cubano, che lavorano in piena collaborazione. Ma sono sicuro che vinceremo contro il Covid-19, non ho dubbi. Per ora la difficoltà più grande - ha aggiunto con una battuta - è il freddo, noi siamo abituati a 28-30 gradi, ma supereremo anche questo».
«TROPPA GENTE IN GIRO»
«Noi abbiamo fatto come Regione un provvedimento sabato sera, il Governo ne ha emesso un altro ieri. Bisogna ancora cercare di capire quale dei due abbia la prevalenza sull'altro, oggi servirà fare questo approfondimento. Il nostro è più rigido in certe materie, mentre sulle attività produttive la competenza è statale. Io spero che le due cose riescano a compenetrarsi, che fra tutti e due si riescano ad applicare norme più rigorose possibile perché c'è ancora troppa gente in giro e troppi motivi e possibilità di contagi». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, in collegamento con Mattino Cinque.
Sempre il governatore lombardo, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, ha chiarito la sua posizione sull’ultimo decreto firmato sabato sera, 21 marzo: «L'ultimo provvedimento, da quello che ho letto, mi sembra ancora troppo lasco rispetto a quello che servirebbe. Ci sono ancora troppe attività, servizi e uffici pubblici o privati, che restano aperti in Italia e questo non va bene. Per quanto riguarda la mia ordinanza ho cercato di aspettare il Governo ma non ce l’ho fatta, ho dovuto cedere alle istanze che mi arrivavano anche da sindaci del Pd».
TERMOSCANNER NEI SUPERMERCATI
Sono partiti in alcune catene di supermercati in Lombardia i controlli all’ingresso con termoscanner per misurare la febbre ai clienti, come raccomandato dall’ordinanza regionale firmata sabato 21 da Attilio Fontana.
Da domani sarà la volta di tutti i supermercati Esselunga che si doteranno di termoscanner sia in Lombardia che in Piemonte, dato che anche il governatore Alberto Cirio ha previsto la stessa raccomandazione di Fontana per supermercati, farmacie e luoghi di lavoro.
Sempre per quanto concerne i supermercati, Regione Lombardia sta valutando la proposta di istituire alcune fasce orarie per anziani. «Sono d’accordo. Una cosa a cui stiamo pensando è come prevedere degli orari riservati a certe categorie. Ad esempio se noi facessimo come in certi Paesi, in cui è stata già sperimentata questa misura, dalle 8.30 alle 10.30 riservata agli over 65 potrebbe agevolare». Lo ha detto il governatore Attilio Fontana a Mattino Cinque. «Poi c'è comunque il discorso di fondo - ha chiarito -. A me sembra di capire che la spesa venga un po’ utilizzata oltre che per approvvigionamento anche come di mezzo di socializzazione, ma non deve essere così. Basterebbe andare anche due volte a settimana, ma qui c'è gente che ci va ogni giorno».
I CONTROLLI A MILANO
Ieri, domenica 22 marzo, a Milano sono state denunciate 425 persone per inottemperanza ai decreti relativi all’emergenza Coronavirus.
Lo ha comunicato la Prefettura del capoluogo lombardo. Tre denunciati sono accusati di false attestazioni a pubblico ufficiale.
«Le persone controllate sono state 5.754 - si legge in una nota - e 3.367 gli esercizi commerciali». Tre i titolari denunciati, due quelli sanzionati. Anche a Varese questa mattina, lunedì 23, in campo l’Esercito per blindare le entrate e le uscite della città.
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