La Prealpina - Quotidiano storico di Varese, Altomilanese e Vco.

Se da più parti si continua a rincuorare i pessimisti parlando di un virus che si è evoluto e che fa meno male, quello che nessuno può negare è l’impressionante crescita dei contagi che, dopo un mese di agosto tutto sommato sotto controllo nonostante le fughe verso le vacanze, tra settembre ed oggi la curva dei contagi stia registrando crescite sempre più repentine. E in particolare nell’ultima settimana stiamo assistendo purtroppo a record su record ad ogni bollettino quotidiano pubblicato da Regione Lombardia.

Nemmeno oggi la regola viene smentita, con cifre sempre più inquietanti e la conferma di una situazione delicata anche per quanto riguarda la nostra provincia.

Innanzitutto i nuovi positivi, che sfiorano quota tremila (2.975, totale 126.769) con 30.981 tamponi processati (totali 2.502.284), il che significa un indice di positività del 9,6%, superiore al 9,2 di ieri e in costante crescita negli ultimi dieci giorni: dal 7 ottobre ad oggi si è registrata infatti l’impressionante sequenza di 3,1%, 3,8, 4,9, 6,6, 5,0, 6,3, 6,4 7,9 e appunto 9,2 e 9,6%.

Molti (unico aspetto positivo di giornata) i guariti, ben 1.285 (totale 86.397), parecchi, purtroppo, anche i decessi, 21 per un totale di 17.078 da inizio pandemia. Elementi questi che consentono al numero degli attuali positivi di crescere di “sole” 1.669 unità (rispetto alle oltre 2.500 di ieri) raggiungendo quota 23.294.

Brutte anche le cifre dei ricoveri, con un +14 per le terapie intensive di nuovo oltre cento (114), e +122 negli altri reparti (1.065).

Per quanto riguarda le province, pur in un quadro generale di crescita, si confermano tre le aree più critiche, fra le quali c’è a pieno diritto anche Varese. Milano continua a registrare quasi la metà dei contagi lombardi (1.463 di cui 727 nella città capoluogo e un conto complessivo dei positivi nel lungo periodo di 38.918), Monza segna un brutto +353 (totali 8.975) ma viene battuta “in volata” dalla nostra provincia con 354 positivi e 6.385 dall’inizio della pandemia.

Cifre altissime, che fanno riflettere e, in caso di trend costante nei prossimi giorni, difficilmente ci risparmieranno nuove strette sul fronte delle misure anticontagio.

r.w.

© Riproduzione Riservata