LE NOSTRE PROPOSTE
Cosa fare a Pasqua da Cerro a Viggiù (anche se piove)
I consigli di Tiziana Pennati per una gita fuori porta o per fuggire verso il mare. Quattro pagine speciali sulla Prealpina in edicola

Si prevede una Pasqua bagnata. Ma la Pasquetta vedrà acquazzoni meno diffusi, alternati anche a pause soleggiate, specialmente in pianura. Vogliamo dunque essere ottimisti e proporre qualche itinerario a due passi da casa, da affrontare se la giornata si mette al bello. Gite dell’ultimo momento, che non richiedono di attrezzarsi per tempo con i biglietti, il pranzo al sacco e levatacce all’alba. Per i consigli ci siamo rivolti a Tiziana Pennati di OfficinAmbiente, una professionista «dell’escursione appena fuori porta», che ha accompagnato alla scoperta della nostra provincia centinaia di persone.
UNA GITA VISTA LAGHI
La prima idea è quella di fare una puntatina a Morosolo, nei pressi dell’agriturismo “Il lago e le stelle”, da cui si apre una vista bellissima sul lago di Varese. O perché non recarsi nel paese di Ganna, per vedere la Badia e il cimitero che custodisce tombe di persone illustri, come Odoardo Tabacchi e Giuseppe Grandi, scultore scapigliato dell’800, autore del monumento alle cinque giornate di Milano? Volendo, da Ganna si può percorrere anche la pista ciclabile che collega la località a Ghirla, oppure dalla Badia alla cappella di San Gemolo costeggiando il lago di Ganna con sentieri tracciati nel Parco del Campo dei Fiori.
PER GLI AMANTI DELLE ESCURSIONI
Se il desiderio è quello di smaltire gli eccessi del pranzo di Pasqua, allora meglio inforcare gli scarponi e recarsi a Induno Olona e affrontare il percorso che arriva al Montallegro passando dal castello dei Medici. Andando verso il lago di Varese, invece, merita una visita la foce del Tinella, con una escursione nel paese di Oltrona al lago, dove in cima a una collinetta si incontra la chiesa dei santi Vitale e Agricola da dove si apre un panorama da urlo. Oppure un “classicone”: il parco Morselli. Si entra alle porte di Gavirate e, volendo far due passi, si arriva fino alla casina rosa dove abitò lo scrittore e, più su, fino al laghetto della Motta D’oro. Oppure, buttando un occhio oltre la cancellata della bellissima villa Baumann, costruita da industriali cotonieri, si arriva in Gavirate vecchia e poi in riva al lago.
Una passeggiata più impegnativa è quella che corre sul tracciato del tram di Ponte Tresa: si può arrivare fino a Cadegliano attraversando il parco dell’Argentera, un luogo dove la natura la fa da padrone e che pochi hanno visitato.
VERSO IL CONFINE
Merita una visita Rodero, frazione di Cantello: volgendo lo sguardo alla chiesetta di San Maffeo si vede la ragnatela di percorsi che scendono da lì al confine. Si tratta degli stessi percorsi utilizzati per entrare in Svizzera senza passar per la dogana. Lì si trovano tante testimonianze storiche, come i resti delle reti che delimitavano il confine, quelle su cui venivano messi i campanellini per avvertire i doganieri che qualcuno stava tentando di attraversare illecitamente. Vi si trovano anche le pietre miliari con i simboli del confine dal punto di vista italiano o svizzero.
ANCHE PER I PIÙ PICCOLI
Orino è un evergreen, con il suo tiglio monumentale vicino al cimitero piantato nel 1848. Un’idea per trascorrere il pomeriggio con i bambini è andare a Cerro di Caldana, nel bosco con le sculture degli gnomi. Castello Cabiaglio offre la possibilità di prendere i percorsi che girano intorno al monte Martinello: con partenza e arrivo dal paese. Viggiù è un museo a cielo aperto ed è bello scoprirla girando nei vicolini, magari facendo anche una puntatina al museo di Enrico Butti la gypsoteca dove ci sono i calchi in gesso delle sue sculture.
Una bella idea è percorrere il sentiero Furia, a Masciago Primo, dove si spazia dalle fioriture più variopinte, alle sorgenti pietrificanti, dalla natura incontaminata alle installazioni della linea Cadorna dove si può entrare muniti di pila. Si tratta di un percorso circolare che dura un’ora e mezza circa, alla portata di tutti.
PROSSIMA FERMATA: MARE
Per chi invece vuole fuggire, dal 30 marzo ripartono anche i “Treni del mare”, che torneranno a collegare Lombardia e Liguria ogni sabato e nei festivi. I “Treni del mare” si possono prendere anche a Gallarate, Busto Arsizio e Legnano e porteranno i passeggeri direttamente alle spiagge della Riviera di Levante e di Ponente.
Sabato 29 marzo in edicola con La Prealpina un focus di quattro pagine sugli appuntamenti del fine settimana di Pasqua.
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