MILANO
L’idea di Cosentino per il dopo Fontana: «Un civico»
Il segretario di Lombardia Ideale e vicepresidente del Consiglio regionale a tutto campo. «Noi ci siamo»

Lombardia Ideale si riunirà sabato a Brescia per la quarta assemblea regionale. Il “congresso” all’Auditorium Capretti Istituto Artigianelli. È annunciato un “parterre dei roi”: i governatori Attilio Fontana e Marco Bucci della Liguria; gli assessori regionali Giorgio Maione e Guido Guidesi; il segretario regionale della Lega, Massimiliano Romeo; il presidente di Confapi Lombardia, Pierluigi Cordua; il presidente lombardo di Confindustria, Giuseppe Pasini; il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini. Ma c’è di più: si collegherà per un intervento video il ministro e leader della Lega Matteo Salvini. Lombardia Ideale non scherza. Il movimento civico che ha scalato prima il Pirellone e poi è entrato a Palazzo Lombardia ha radici varesine. Il segretario di Lombardia Ideale è il valgannese Giacomo Cosentino, vice presidente del Consiglio regionale. Ecco l’analisi e qualche anticipazione alla vigilia dell’adunata.
Domanda di riscaldamento: come si colloca Lombardia Ideale nel centrodestra?
«Da sei anni siamo il braccio civico del centrodestra in Lombardia ed in molti Comuni, con un ruolo complementare e costruttivo rispetto ai partiti tradizionali. Il nostro valore aggiunto è la capacità di mantenere un forte radicamento territoriale e una visione pragmatica, lontana dalle logiche di partito ma con molto rispetto verso i partiti nazionali. Lavoriamo per rafforzare la coalizione attraverso idee e progetti concreti, mantenendo quella libertà di approccio tipica dei movimenti civici. Siamo convinti che ci sia spazio per sensibilità diverse, unite dalla concretezza e dall’amore per il territorio».
Congresso a Brescia: il messaggio?
«La provincia di Brescia rappresenta un simbolo della crescita di Lombardia Ideale: qui il movimento si è consolidato grazie a un gruppo motivato, guidato dall’assessore Giorgio Maione. La nostra assemblea regionale vuole essere un momento di confronto serio sulla sfida climatica, declinando questo impegno nei diversi settori insieme ai presidenti di Confindustria, di Confapi e di Coldiretti nazionale, ma anche un’occasione per riaffermare il valore del civismo in politica. E proprio per questo abbiamo invitato a partecipare il presidente della Regione Liguria. Vogliamo ribadire che si può governare con competenza, ascolto e concretezza, lavorando insieme ai partiti di centrodestra».
Senta Cosentino, parliamo del dopo Fontana in Regione. Già deciso che il candidato sarà di Fratelli d’Italia?
«Credo sia prematuro parlare di candidati: mancano tre anni alla scadenza del mandato e abbiamo molto lavoro da portare avanti».
Beh, un primo ragionamento si può fare...
«L’importante, più che la tessera di partito, saranno le capacità e la credibilità del candidato. Se il profilo sarà condiviso e capace di rappresentare l’intera coalizione, l’appartenenza specifica non sarà un problema».
Se la scelta dipendesse da lei?
«Non escluderei affatto che il prossimo candidato possa essere un civico, come dimostra l’esperienza vincente proprio di Marco Bucci in Liguria, prima come sindaco di Genova ora come presidente di Regione».
Di elezione in elezione: nel 2027 si vota a Varese. Il candidato sindaco del centrodestra è da decidere. Chi vedrebbe bene?
«Il centrodestra a Varese deve puntare su una figura capace di unire, che conosca il territorio e interpreti le esigenze reali dei cittadini. Credo sia necessario andare a definire un programma elettorale che declini proposte specifiche per ogni quartiere. Serve quindi un candidato pragmatico, vicino alle persone. La nostra città, che è sempre stata un gioiellino, è in uno stato di abbandono piuttosto visibile».
Voi ci sarete of course...
«Abbiamo già dimostrato di volere il bene di questa città e dei suoi cittadini, e continueremo a fare la nostra parte. Alle ultime elezioni comunali abbiamo quasi raggiunto il 5% e alle prossime punteremo a crescere ancora».
Di quali risultati ottenuti da Lombardia Ideale per Varese e provincia va particolarmente fiero?
«Molti i progetti portati avanti in questi anni. Voglio partire da alcuni degli investimenti più recenti destinati agli ospedali periferici della provincia di Varese, a cui tengo in modo particolare. A Cittiglio sono stati stanziati quasi 3 milioni di euro per la realizzazione della camera iperbarica, una struttura attesa da tempo. E a questo si aggiunge 1,5 milioni di euro per l’acquisto di una risonanza magnetica di ultima generazione, strumento diagnostico non ancora presente nell’ospedale. A Luino abbiamo garantito nuove risorse per il rilancio del reparto di Ortopedia e a Valganna abbiamo sostenuto l’apertura di un ambulatorio pediatrico. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’autonomia degli ospedali periferici, riducendo gli spostamenti dei cittadini dell’Alto Varesotto e contribuendo allo smaltimento delle liste d’attesa, oggi concentrate soprattutto nelle strutture di Varese città. Ma non solo sanità».
Altro?
«Dopo anni di attese e riunioni, è stata finalmente riattivata la funivia di Curiglia–Monteviasco E con l’assessore Maione abbiamo inoltre lavorato per dotare la Lombardia della prima Legge regionale per il Clima in Italia. Un altro risultato a cui tengo molto è l’introduzione dello screening neonatale per l’Atrofia muscolare spinale. È un piccolo grande gesto per cui mi sono battuto e che finora ha cambiato la vita a 12 bambini. Oltre 122mila neonati sono già stati sottoposti al test».
Ancora politica: cosa rimprovera al centrosinistra a livello nazionale e locale?
«La tendenza a ideologizzare ogni tema e a perdere di vista la concretezza».
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