L’EMERGENZA
Covid, nei nostri ospedali restano 120 posti
Nel nord della provincia dieci ricoverati in intensiva, trenta sottoposti a ventilazione
Un’altra giornata sopra quota 300 quella di ieri, venerdì 23 ottobre, la tendenza che solo lunedì si riteneva fosse frutto di previsioni fin troppo pessimistiche è diventata realtà.
Giovedì in provincia di Varese i nuovi positivi al coronavirus erano stati 393: record assoluto, 106 in più di quelli che erano stati registrati nella giornata di mercoledì. Ieri la speranza era che il nuovo dato avrebbe potuto correggere la curva, riportandola almeno ai valori di inizio settimana, quando i nuovi casi oscillavano tra i 200 e i 250 al giorno. Invece i dati trasmessi dalla Regione hanno confermato che al situazione è molto pià seria del previsto: in provincia di Varese i pazienti che hanno contratto il virus sono 301, ormai è chiaro che l’impressionante dato registrato domenica scorsa non era poi così fuori scala. Già, perchè domenica scorsa in provincia di Varese erano stati registrati 354 casi, dieci volte quanti ne erano stati registrati nei giorni peggiori della prima fase dell’emergenza. Lunedì nel varesotto erano stata registrati 206 casi, ma nei giorni successivo la curva ha continuato a crescere. Fino al record di giovedì, confermato dai dati appena un po’ più rassicuranti di ieri. Certo, il numero va rapportato al numero dei tamponi effettuati: ieri in tutta la Lombardia ne sono stati esaminati 36.963, nella provincia di Varese l’Agenzia per la tutela della salute «Insubria» ne registra ogni giorno circa 1.400. Ma anche qui l’indice di contagio ogni centomila abitanti continua a crescere. Altrove non va meglio: nella sola provincia di Milano ieri sono stati registrati altri 2.399 casi (1.126 nel Comune di Milano), altri 752 positivi sono stati individuati nella provincia di Monza e Brianza. E così mentre il virus galoppa gli ospedali si preparano al peggio: nei tre che fanno capo all’Azienda socio sanitaria territoriale Sette Laghi, e cioè Varese, Tradate e Cittiglio, ieri erano ricoverati 100 pazienti, 10 dei quali in terapia intensiva e 30 sottoposti a ventilazione. Negli ospedali Covid che fanno capo alla Asst Valle Olona (Busto Arsizio e Saronno) i ricoverati erano invece 85 (56 a Busto e 29 a Saronno): nessuno di loro era in terapia intensiva. Dopo la riorganizzazione varata nei giorni scorsi, nei due ospedali restano 120 posti per pazienti Covid. Vista la tendenza, c’è da sperare che bastino.
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