L’ALLARME
Croce Rossa, a Busto boom di emergenze
La carenza di medici moltiplica i servizi

Trenta uscite in media al giorno, di cui circa un terzo nella fascia notturna, quella che va dalle 23 alle 6 del mattino. Si intensifica l’attività di emergenza-urgenza della Croce rossa: nel 2022 le ambulanze del comitato di Busto Arsizio hanno compiuto 11.085 interventi sul territorio (non solo a Busto, ma anche nei comuni della Valle Olona). Mediamente, appunto, 30 al giorno.
Come si spiega l’elevato numero di uscite nel 2022? Una causa più che plausibile, fanno sapere dal comitato bustocco, riguarda la carenza di medici di base. «Rispetto al passato, in molti casi manca il “filtro” del medico di medicina generale - fanno sapere dalla Croce rossa -. In assenza di questo tipo di confronto, appena una persona accusa un sintomo, chiama l’ambulanza per farsi portare in ospedale».
Spesso sono “falsi allarmi”, situazioni da codice verde (se non bianco) che potrebbero essere gestite serenamente a casa. Ma è pure comprensibile la preoccupazione di chi avverte un dolore o un malessere persistente. Tra le tante conseguenze della penuria dei medici di famiglia c’è dunque anche il ricorso sempre più frequente al Pronto soccorso (e quindi all’ambulanza, quando non c’è la possibilità di essere accompagnati in ospedale da un familiare).
Certo, non in tutti i comuni la carenza di medici di medicina generale è riscontrabile in egual misura. Particolarmente eclatante il caso di Castellanza, dove venerdì il Partito democratico ha organizzato un presidio per chiedere risposte ad Ats Insubria e Asst Valle Olona. A Busto Arsizio la situazione è meno grave, ma non mancano segnali preoccupanti (uno di questi è proprio il frequente ricorso al Pronto soccorso, bypassando il consulto col medico di famiglia).
I motivi sono ormai noti, in primis i pensionamenti e le dimissioni. E le prospettive future non sono incoraggianti, perché difficilmente le nuove assunzioni andranno a compensare il posto lasciato vuoto da chi va in pensione. Tant’è che, ad oggi, in Italia sono oltre due milioni i pazienti senza medico di famiglia. Ecco perché da più parti si chiede di fare tutto il possibile per cominciare a colmare questa grave carenza.
Peraltro, notano i volontari della Croce rossa, almeno un terzo delle uscite giornaliere in ambulanza avvengono in orario notturno. Un ulteriore fattore di stress per chi presta servizio (si tratta di persone che il giorno successivo vanno a lavorare). Non solo. Le 11.085 uscite di cui parliamo sono “solo” quelle dell’emergenza-urgenza, ma la Croce rossa è impegnata anche nel trasporto degli infermi e nell’assistenza sanitaria alle manifestazioni. Per i volontari di Busto anche quest’ultimo impegno andrà a incrementarsi nei prossimi mesi, perché gli eventi sportivi (nell’anno di Busto Arsizio “Città europea dello sport”) saranno particolarmente numerosi.
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