LA PRESENTAZIONE
Cure palliative in Lombardia, nasce l’osservatorio della Liuc
Il progetto servirà a raccogliere e analizzare i dati e costruire una rete locale a beneficio di pazienti, famiglie e Sistema sanitario

Cure palliative in Lombardia: a che punto siamo? Quali sono le reali esigenze di pazienti e famiglie e quali le soluzioni migliori a livello di strutture e realmente sostenibili per il nostro Sistema Sanitario? Per rispondere a queste domande è stato presentato oggi, giovedì 7 marzo, il nuovo Osservatorio Cure Palliative di Liuc Business School insieme a Federazione Cure palliative e Uneba Lombardia.
L’Osservatorio si pone l’obiettivo di sviluppare attività di ricerca, di raccolta e analisi dei dati e di creare occasioni di confronto e benchmark tra i diversi soggetti che costituiscono la rete locale di Cure palliative.
LE CURE PALLIATIVE RIDUCONO LE OSPEDALIZZAZIONI
Secondo i dati raccolti dall’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale Lombardia, le reti di cure palliative all’interno della regione coprono dal 25% al 50% del bisogno potenziale. Inoltre, in Lombardia muore in ospedale il 41% dei cittadini. I dati attestano anche che l’attivazione delle cure palliative riduce in maniera significativa le probabilità di una ospedalizzazione nell’ultimo mese di vita e la probabilità di decesso in ospedale.
SEBASTIANO: «LAVORIAMO SULLA SOSTENIBILITÀ DELLE CURE PALLIATIVE»
«Grazie ai programmi di sviluppo del Sistema sociosanitario territoriale predisposti in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si rilancia l’importanza delle cure palliative e la necessità di una forte integrazione con i diversi attori del sistema di welfare al fine di offrire le cure necessarie ai pazienti - spiega Antonio Sebastiano, direttore dell’Osservatorio Cure palliative della Liuc Business School -. Il progetto nasce in collaborazione con le realtà di riferimento del settore sul territorio e si sviluppa nell’ambito della consolidata attività di ricerca della Liuc sul management in sanità e nel sociale e in particolare sul mondo delle Rsa, a cui è dedicato un altro specifico Osservatorio, attivo dal 2006. Le prime ricerche a cui stiamo lavorando si focalizzano su temi quali la sostenibilità economico-finanziaria delle cure palliative residenziali domiciliari, la caratterizzazione dei pazienti presi in carico e l’evoluzione dei percorsi assistenziali.
MORONI: «UNIRE LE FORZE DI HOSPICE E CURE DOMICILIARI»
In una fase di rapida evoluzione del contesto socioeconomico e famigliare, di fronte alla prevalenza di condizioni di cronicità avanzata, lo sviluppo delle cure palliative assume un ruolo strategico nel promuovere qualità, continuità e appropriatezza nei percorsi di cura delle persone malate.
«Le cure palliative sono oggi finalmente un’opportunità per molti malati affetti da patologie inguaribili: c’è però ancora molta strada da percorrere - sostiene Luca Moroni, coordinatore regionale di Federazione Cure palliative e della Commissione cure palliative di Uneba - occorre unire le forze, tra realtà che gestiscono gli hospice e le cure palliative domiciliari, per fare ricerca e migliorare dal confronto con gli altri, per questo il ruolo dell’università è fondamentale.
GLI OBIETTIVI DELL’OSSERVATORIO
L’Osservatorio si prefigge di creare un luogo di incontro e confronto tra enti gestori che operano nel settore delle cure palliative a livello residenziale e/o domiciliare, in cui affrontare sfide di interesse trasversale con approccio scientifico.
Tutto questo alla luce di un quadro legislativo che vede l’Italia distinguersi a livello europeo per la completezza e l’ambizione della normativa (il riferimento è la Legge 38 del 15 marzo 2010), che ha portato ad un graduale, seppure eterogeneo, sviluppo delle reti di cure palliative.
In particolare, l’Osservatorio perseguirà i seguenti obiettivi: costituire ed alimentare un centro informativo sull’evoluzione dei trend settoriali per promuovere lo sviluppo delle cure palliative e orientare le politiche di sistema; promuovere meccanismi di integrazione tra gli aderenti per favorire lo scambio di buone prassi e la diffusione della cultura del benchmarking come leva di miglioramento organizzativo, assistenziale e manageriale; sensibilizzare i policy maker regionali e nazionali sulla base di evidenze scientifiche, anche con riferimento al tema della sostenibilità economico-finanziaria del settore.
DEGANI: «BENEFICI CONCRETI PER I PAZIENTI»
«In collaborazione con le strutture residenziali per anziani, la Liuc Business School ha messo in campo in questi anni uno straordinario strumento di analisi e ricerca - racconta Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia -. Crediamo che anche l’Osservatorio Cure palliative porterà un valore aggiunto rilevante per le nostre organizzazioni e benefici concreti per le persone assistite.
PICCIONE: «VALORIZZATE LE COMPETENZE DI TERZO SETTORE E VOLONTARIATO»
«Federazione Cure palliative è da sempre impegnata a promuovere il diritto a cure specifiche che tutelino la qualità della vita delle persone malate - afferma Tania Piccione, presidente nazionale di Federazione Cure palliative -. Il progetto della Liuc Business School rappresenta per noi un’occasione per valorizzare le esperienze e le competenze dei molti Enti del terzo settore e del volontariato in cure palliative, con un approccio metodologico e scientifico che è proprio della ricerca universitaria.
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