FUORI DAL CARCERE
Cuveglio, Genovese: primi giorni al Crest
L’imprenditore sconterà i domiciliari in Valcuvia

Da mercoledì è ai domiciliari in Valcuvia, nella comunità Crest di via della Croce 7 a Cuveglio, a due passi dalla scuola elementare del paesino. Qui Alberto Genovese proseguirà il suo percorso di disintossicazione con una quindicina di ospiti della struttura.
Si era saputo da un paio di settimane che sarebbe giunto in provincia di Varese, il plurimilionario imprenditore milanese mago delle start up digitali accusato di violenze sessuali ai danni di due ragazze stordite con un mix di alcol e droghe. La scarcerazione da San Vittore, dopo che la procura di Milano ha chiuso le indagini, era attesa dalla fine di luglio. Mercoledì il quarantaquattrenne è giunto con un furgone della polizia penitenziaria proveniente dal carcere milanese. Sotto una pioggia battente, è smontato dal mezzo in pantaloni della tuta e felpa e si è infilato subito nella residenza di Cuveglio, dov’era atteso. Tranquillo e visibilmente contento di essere uscito dal carcere, dice chi l’ha visto, sia pure per entrare in un luogo dal quale, pena il reato di evasione, non potrà allontanarsi. Indossava un braccialetto elettronico, che ne monitorerà gli spostamenti comunque sempre all’interno del Crest. La vigilanza del detenuto ai domiciliari è affidata alla stazione dei carabinieri di Cuvio.
La misura cautelare alternativa al carcere era stata più volte richiesta dai legali di fiducia di Genovese. Era stato arrestato il 6 novembre dell’anno scorso in seguito all’inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Milano. È ritenuto responsabile delle violenze ai danni di una diciottenne, avvenute il 10 ottobre scorso nel suo attico “Terrazza Sentimento” (nello stesso palazzo vive anche l’étoile Roberto Bolle che aveva riferito di aver richiesto l’intervento dei carabinieri per i rumorosi festini che vi si svolgevano). L’altro episodio del quale Genovese è accusato riguarda le presunte violenze sessuali ai danni di una ventitreenne, avvenute il 10 luglio del 2020 a Ibiza, sempre dopo che la ragazza era stata resa incosciente da un cocktail di cocaina, ketamina e mdma (per questo secondo episodio è indagata anche la ex fidanzata all’epoca di Genovese).
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