L’ARTISTA
Lo scultore dei Lego
Silvano Premoselli e la passione per i mattoncini: «Una magia che si può trasmettere»
Crea opere d’arte di ogni genere con i mattoncini Lego, la sua grande passione da quando il figlio maggiore è nato, 21 anni fa.
Silvano Premoselli ha ripreso a giocare e costruire, prima per i figli e in seguito, solo per se stesso. Dopo tre generazioni, nel 2004 è tornato nel paese dei suoi avi, che dal ‘600 sono presenti in Valcuvia, a Cuveglio. Prima di allora viveva a Milano. Per vedere tutte le sue opere si può andare sulla sua pagina Facebook, Silvano’s Bricks World.
La costruzione più impegnativa?
«Sicuramente Piazza Roma. Ho impiagato 18 mesi per costruirla, per i tantissimi dettagli e ambienti, anche all’interno dei palazzi, come per esempio una scuola di danza con le ballerine rifacendomi alle suggestioni del pittore Degas. In questa opera ho voluto creare uno spazio ideale, dove vi è armonia tra bellezza del luogo e convivialità delle persone, un luogo ameno dove vivere. Rappresenta un’atmosfera di un piccolo paese del Varesotto affacciato su uno dei nostri laghi».
Quella che le piace di più?
«L’ultima. Ho rappresentato il famoso ponte giapponese nel giardino di Claude Monet a Giverny. Io adoro i pittori impressionisti e mi incanto soprattutto davanti alle opere di Monet. Siccome non so dipingere ho usato il Lego perché è l’unico strumento espressivo di cui ho padronanza».
Partecipa a esposizioni?
«Sì, dal 2013. Tre anni coi miei figli e poi da solo. Nelle esposizioni ho conosciuto tanti adulti con questa passione. Prima di conoscerli, coi figli grandi, mi sembrava normale pensare di rimettere il Lego nei contenitori e aspettare un nipote per riprendere a costruire. Invece, conoscendo altri appassionati, ho cominciato a esporre a Varese, in provincia, in Italia e nel 2019 anche in Danimarca, la patria del Lego. Poi ogni anno il nostro gruppo AFDL.it gestisce un grosso stand a Cartoomics, a Rho Fiera, l’evento più atteso durante l’anno. Qualche concorso l’ho vinto anch’io. Con Damiano Baldini, l’ambassador di AFDL.it, quando sono andato in Danimarca ho portato proprio Piazza Roma, l’opera dedicata alla nostra provincia. Insomma, è come se avessi portato là un pezzo di Varesotto.
La prossima costruzione?
«Sarà a tema spazio: un plastico particolare, perché parlerà, indirettamente, dell’emergenza climatica. Perché ciascuno deve fare la propria parte e i miei spacemen (astronauti) di Lego hanno deciso di impegnarsi anche loro in prima persona».
Per lei che cosa rappresenta il Lego?
«È un mondo meraviglioso. Puoi avere una dura giornata di lavoro, ma la sera in un attimo entri in un mondo magico e puoi creare un ambiente fantastico, non pensando a nient’altro. Poi quando esponi, regali emozioni a chi osserva le tue opere e il costruttore si carica di queste emozioni. È una passione che unisce tutti: ragazzi, genitori e nonni, perché quasi tutti hanno vissuti dei momenti con i Lego. E quando vedi lo stupore negli occhi di chi osserva le tue opere, questo ripaga tutto il tempo e tutte le fatiche dei mesi passati a costruire».
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