Germania
Da gennaio si può pubblicare "Mein Kampf" di Hitler. E' polemica
Scadono i diritti d'autore. Inquietudine della comunità ebraica

Berlino, 30 dic. (askanews) - Dall'1 gennaio 2016, "Mein Kampf" di Adolf Hitler potrà essere in teoria ristampato in tutto il mondo. Una prospettiva che ha suscitato vaste polemiche a 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
A partire da venerdì i diritti d'autore dell'unico libro scritto dal dittatore nazista tra il 1924 e il 1925 e che erano stati consegnati dagli Alleati al Land della Baviera, scadranno. Il manifesto del nazismo è da tempo diffuso in India e Brasile, per esempio, come anche nei Paesi arabi e in Turchia, dove dal 2004 sono state vendute più di 30mila copie. E inoltre è disponibile su internet.
Le critiche principali arrivano, però, dalle associazioni della comunità ebraica in Germania. "Con la fine del diritto d'autore il pericolo è enorme - ha dichiarato il presidente della comunità ebraica in Germania - un libro sulla propaganda antisemita deve restare vietato". E se in Germania e Austria il libro nella sua versione originale resterà bandito per la legge sull'incitamento all'odio razziale, le sue possibili versioni commentate o contesualizzate a fini d'istruzione potranno essere messe in vendita.
In particolare una versione del libello del fuhrer ha destato molte critiche. Si tratta di un manoscritto in cui si cerca di destrutturare il mito della propaganda di Hitler con numerose note e contestalizzazioni e che potrebbe essere adottato anche nelle scuole. Per il giornalista Sven Felix Kellerhoff, autore di un libro sullastoria del "Mein Kampf", il divieto di pubblicare contribuisce a fare del testo un mito. Il ministro dell'Istruzione tedesco Johanna Wanka sostiene che lo studio della versione commentata sarà integrata nei programmi scolastici "nel quadro dell'istruzione politica" degli studenti. Una prospettiva che ha fatto insorgere il principale sindacato degli insegnanti tedesco. Il presidente Udo Beckmann ha definito la decisione di rendere obbligatoria la lettura "un errore".
(fonte Afp)
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