MALTEMPO
Dal tetto una cascata. Sfrattati dal nubifragio
Legnano, alloggio Aler dichiarato inagibile dopo il temporale
Una cascata d’acqua che si infila sotto le tegole, corre sul solaio e precipita dalle canaline dove passano i cavi della corrente. Un anno fa la palazzina Aler al civico 24 di via Montenevoso era già stata interessata da un cedimento strutturale, nella serata di martedì i vigili del fuoco sono tornati perché le tre famiglie al terzo e ultimo piano non sapevano se temere di più un crollo, un’alluvione o di finire folgorate da un cortocircuito.
Nella giornata di ieri i tecnici di Aler, il sindaco di Legnano Lorenzo Radice e il consigliere delegato alla Casa Mario Brambilla hanno effettuato un primo sopralluogo, confermando la criticità di una situazione che già conoscevano bene. Una famiglia dovrà lasciare la sua casa e andare a vivere in un altro alloggio messo a disposizione da Aler; le altre due resteranno in via Montenevoso, convivendo con una miriade di piccoli e grandi problemi.
DIECI ANNI DI GUAI
La palazzina di via Montenevoso fa parte d un gruppo di 11 villette che nel lontano 1942 erano state costruite per i dipendenti del vicino Cotonificio Dell’Acqua, che poi tra alterne vicende era rimasto attivo fino al 1965. Ogni palazzina conta tre piani, su ciascun piano tre appartamenti. Dopo il fallimento del Cotonificio le villette diventarono case popolari, da almeno dieci anni chi ci abita è costretto a fare i conti con una lunga serie di problemi.
I muri, costruiti come una volta, sono solidi: il problema è il tetto, con l’acqua che cola dai soffitti e lungo le pareti, creando muffe, scrostamenti e un’insopportabile umidità che sta facendo marcire i soffitti dei piani alti. Qualche villetta è messa peggio delle altre: dopo l’episodio del 30 marzo 2023, quando i residenti avevano sentito «un tonfo sordo provenire dal solaio», Aler aveva dato il via a una verifica strutturale di tutte le palazzine. Quella messa peggio era risultata quella al civico 9 di via Leonida Bissolati, per la quale nei mesi scorsi è iniziato il rifacimento del tetto. Lavori che tra un temporale e l’altro stanno procedendo a rilento, e che comunque allo stato non sono previsti sugli altri immobili del comparto. Paradossalmente, il tetto della villetta al 24 di via Montenevoso è quello messo meglio di tutti: il problema parrebbero le grondaie, che invece che far scolare l’acqua la ributterebbero tra le tegole e il solaio. Insomma: il tetto c’è, ma è come se non ci fosse. Ecco perché ogni volta che piove ai piani alti l’acqua scende dal soffitto, creando non poco allarme e disagi.
CON LA PLASTICA SUL LETTO
Il temporale di martedì ha dato la mazzata finale tanto ai muri quanto agli inquilini: «Vivere in queste condizioni è impossibile - afferma una donna - Guardate i muri, sono pieni di muffa. Ma li imbianchiamo una volta al mese, ormai sopra c’è uno strato di vernice così. E poi le finestre, che non si chiudono perché le maniglie sono rotte e i ricambi non esistono più. Stamattina fuori c’è il sole, ma dentro continua a piovere. Abbiamo steso teli di plastica sul letto e sui mobili, ma vedete anche voi che qui non si può vivere».
Invece per Aler evidentemente si può. Nella serata di ieri, dei tre appartamenti solo uno è stato dichiarato inagibile. Alla famiglia che ci vive è stato messo a disposizione un altro alloggio, uno di quelli che l’Azienda ha su Milano e che usa come “volano” nei casi di estrema necessità. Le altre due famiglie sono rientrate nei loro appartamenti ieri sera, mentre su Legnano si annunciava l’ennesimo temporale. Nei prossimi giorni la grondaia sarà sistemata, nella speranza che questo basti per fermare l’acqua.
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