BIUMO INFERIORE
“Dalla disperazione al fiore”: torna Silvia Spaventa Filippi
A Varese la presentazione in anteprima dell’ultimo libro

Silvia Spaventa Filippi torna con un nuovo libro intitolato “Dalla disperazione al fiore” che verrà presentato in anteprima domani, sabato 21 maggio alle 18, alla pasticceria Brenna di Varese.
L’uscita del volume, che avverrà nelle prossime settimane sulle principali piattaforme e nelle migliori librerie della provincia, è anticipata da questo incontro con l’autrice a cui parteciperanno Maurizio Volpe in veste di moderatore e l’autore varesino Umberto Belardinelli.
Silvia Spaventa Filippi, insegnante e scrittrice che ha coltivato fin da bambina un legame diretto con l’arte e la narrazione grazie al nonno giornalista Silvio - fondatore del Corriere dei Piccoli - e al padre pittore Leo, nel suo quinto libro prende le mosse da un’esperienza personale per riflettere su una patologia silenziosa che oggi coinvolge molte persone. Ecco come l’autrice presenta il suo ultimo lavoro e il valore profondo della scrittura.
Silvia, in che modo nel suo ultimo libro ha raccontato la depressione?
Sono partita dalla mia esperienza personale. Ritengo che la depressione sia una malattia come un’altra, è il lutto della nostra volontà e non dipende solo da cause interne. Questo libro, così come il “fiore” presente nel titolo, non è un punto di arrivo, ma fa parte a sua volta di un percorso più ampio. Ho raccontato quello che ho vissuto in due momenti diversi: da ottobre 2020 a marzo 2021 e poi il periodo seguito alla morte di mia mamma.
Ha indagato sia il dolore che la rinascita…
Il fiore è un momento di luce che ho ritrovato dopo essere uscita dal tunnel e rappresenta la volontà di crearne altri e formare un mazzo grande. Questo momento, cioè da quando ho ripreso la seconda parte del mio libro, rappresenta proprio un nuovo modo di gestire la mia vita.
Cosa rappresenta “Dalla disperazione al fiore” nel suo percorso letterario?
Prima della mia esperienza non avrei parlato di me così intimamente e invece con questo libro mi sono resa conto che scrivere significa mettere a nudo sé stessi senza riserve. È il momento in cui ho toccato nel profondo la mia anima. Raccontare mi ha aiutata a capire anche cose sulle quali sto ancora lavorando.
Quando uscirà il libro?
A giugno, ma in questa anteprima ci saranno tanti piccoli fascicoli manoscritti.
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