PRINCIPIO DI INCENDIO
Danno fuoco al bagno della scuola, paura al Riva di Saronno
Il fumo nero ha causato una lieve intossicazione a un collaboratore scolastico. La dirigenza valuterà se denunciare i responsabili

È stata probabilmente una goliardata con un esito imprevisto quella che giovedì mattina, 14 marzo, ha reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco all’Itis “Riva” di Saronno, in via Carso.
BRUCIATO LO SCIACQUONE DEL BAGNO
Da una prima ricostruzione dell’accaduto, attorno alle 12, qualche studente avrebbe pensato bene di dar fuoco al pulsante dello scarico di uno dei bagni dell’istituto superiore, senza utilizzare né benzina né altri acceleranti. Un fumo nero è di conseguenza improvvisamente arrivato dai bagni, suscitando comprensibile allarme e preoccupazione nella scuola: per verificare la situazione è subito intervenuto uno dei collaboratori scolastici, rimasto poi lievemente intossicato dal fumo.
In seguito, sul posto sono rapidamente giunti i Vigili del fuoco, una pattuglia della Polizia locale e un’ambulanza; come detto le condizioni dell’operatore scolastico non sono apparse preoccupanti.
LA PRESIDE: «VALUTIAMO LA DENUNCIA»
«Senza voler in alcun modo sminuire il fatto, riteniamo che sia stato in sostanza un atto vandalico di cui i responsabili non hanno valutato quelle che potevano esserne le conseguenze - è il commento della dirigente Maria Monica Zonca, responsabile dell’istituto che ha 1.300 studenti -. Le lezioni sono proseguite sempre regolarmente, si tratta però certamente di un gesto che non ha precedenti nel nostro istituto, dove vi erano stati soltanto qualche vetro rotto per una pallonata o delle porte sbattute un po’ troppo forte.
«Anche sulla base della relazione dei Vigili del fuoco valuteremo se sporgere o meno denuncia - prosegue la dirigente -. Come richiesto dalla Polizia locale, abbiamo provveduto a segnalare i nominativi dei ragazzi che in quel momento non risultavano essere in classe. Vedremo infine come confrontarci in questi giorni con gli studenti riguardo a quanto capitato».
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