VIGILI DEL FUOCO
Dedalo trova i dispersi
Nuovo sistema tecnologico di ricerca. Varese la seconda provincia in Italia ad adottarlo
A Varese arriva “Dedalo” un sistema di ricerca di persone scomparse o disperse tramite uno zainetto, con al seguito altre “diavolerie” elettroniche, in grado di scovare i dispersi anche in quei punti dove non c’è linea telefonica attiva.
Detta così può sembrare banale, ma il potente sistema presentato ieri, lunedì 16 dicembre, alle Ville Ponti dai Vigili del fuoco di Varese, in Italia esiste solo a Varese e a Viterbo, come hanno spiegato i tecnici che lo hanno progettato, gli ingegneri dell’azienda Mpm che allinea tra i suoi clienti il Ministero della Difesa, quello degli Interni, il dicastero della Giustizia, Regioni e Comuni.
Si tratta di un’azienda con poco più di una decina di addetti e sede sul litorale laziale, a Civitavecchia per l’esattezza, fondata nel 1991 e che “gareggia” contro colossi delle telecomunicazioni internazionali. A presentare questo progetto - fortemente voluto dal capo reparto dei vigili del fuoco di Varese, Michele de Filippis, dal capo squadra Maurizio Marzegan, dall’istruttore professionale vigile coordinatore Stefano Gaiara, naturalmente grazie al supporto del comandante Antonio Albanese e dell’ingegner Onofrio Lorusso - è arrivato anche il capo nazionale dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo.
Ad aprire la mattinata di interventi è stato il comandante di Varese, Antonio Albanese, che ha parlato di «giornata storica» prima di prendere in rassegna una serie di risultati ottenuti dal corpo a livello provinciale e «altre idee migliorative che stiamo studiando e che proporremo», oltre all’intenso lavoro di riorganizzazione e ammodernamento del comando che riguarda tutti i settori, dall’operativo all’amministrativo.
L’ingegner Dattilo ha dapprima toccato il tema dell’armonizzazione degli stipendi dei vigili del fuoco, rammentando il lavoro e l’impegno costruito con i due governi che si sono succeduti. Ha rammentato l’utilità delle nuove tecnologie pur incoraggiando soprattutto i nuovi e giovani vigili del fuoco presenti a mantenere anche «un piede nel passato, uno ben fermo nel presente sfruttando - ha detto il capo del corpo nazionale dei pompieri - quello che il mondo tecnologico ci offre come l’elicottero 139, una vera e propria rivoluzione nel modo di prestare soccorso».
Ha infine espresso soddisfazione per gli alti livelli di professionalità raggiunti da tutto il corpo nazionale evidenziando l’attenzione che pone alle nuove tecnologie per implementare l’opera di soccorso, «invidiata anche all’estero», come ha sottolineato il prefetto Enrico Ricci.
Il nuovo sistema di ricerca Dedalo è alla fase finale di sperimentazione e presto sarà operativo oltre che sulla provincia di Varese anche in tutte le calamità nazionali e internazionali che ne richiederanno il suo impiego.
Il 4 dicembre scorso, per la festa di Santa Barbara, c’erano state prove e simulazioni alla caserma dei vigili del fuoco di Varese.
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