L’INDAGINE
Delitto di Samarate, Gerardi nega la premeditazione
L'uomo, accusato dell'omicidio dell'ex moglie, ha fornito la sua versione davanti al gip. Mercoledì i funerali di Teresa Stabile

Vincenzo Gerardi, in carcere con l’accusa di aver ucciso a coltellate l’ex moglie Teresa Stabile, non si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo questa mattina, sabato 19 aprile, ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari Anna Giorgetti fornendo la sua versione dei fatti.
NEGATA LA PREMEDITAZIONE
Gerardi, 57 anni, ha ammesso di aver ucciso la moglie Teresa Stabile, 55 anni, con la quale era sposato da oltre 20 anni e che aveva chiesto la separazione. Interrogato oggi dal Gip del tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti, ha negato sia la premeditazione dell’accoltellamento letale, sia il reato di stalking che gli è stato contestato subito dopo il femminicidio. Gerardi è rimasto fermo su quanto già dichiarato al pubblico ministero Ciro Caramore subito dopo l’arresto descrivendo l'aggressione alla moglie - uccisa con 15 coltellate - come un delitto d’impeto.
LE LETTERE-TESTAMENTO
Gli inquirenti non credono a questa versione: in casa dell’uomo sono infatti state trovate delle lettere-testamento scritte dal 57enne e indirizzate ai due figli (datate 18 marzo) dalle quali emerge per gli investigatori la pianificazione del femminicidio-suicidio. Quando i carabinieri lo hanno arrestato in flagranza, Gerardi ha minacciato di togliersi la vita con lo stesso coltello con il quale aveva appena ucciso la moglie.
I FUNERALI DI TERESA
Intanto sono stati fissati i funerali di Teresa Stabile. Verranno celebrati mercoledì 23 aprile a Samarate, nella chiesa Parrocchiale di Piazza Italia con inizio alle 15.30. le esequie avverranno in forma privata e saranno precedute, alle 15, dal Rosario.
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