LA TRAGEDIA
Accoltella a morte l’ex moglie, il figlio lo aveva denunciato
«Mi ucciderà, me lo sento», Teresa Stabile aveva confidato alle amiche i suoi presentimenti. Interrogato dal pm, Vincenzo Gerardi ha confessato il delitto. Lutto cittadino a Samarate
Si stavano separando dopo oltre vent’anni di matrimonio e due figli ormai adulti. Teresa Stabile a dicembre si era trasferita a casa dei genitori perché la convivenza con Vincenzo Gerardi era diventata impossibile. Ma il complesso condominiale di Samarate era lo stesso, la cinquantacinquenne era sotto costante controllo dell’uomo e ultimamente ne aveva paura.
ACCOLTELLATA IN AUTO
«Mi ucciderà, me lo sento», aveva confidato alle persone più vicine. E così è successo: ieri sera – mercoledì 16 aprile –, intorno alle 19, Gerardi ha atteso il ritorno della donna nel cortile del palazzo. Aveva con sé un coltello. Mentre la ex parcheggiava, Gerardi ha spalancato la portiera e ha iniziato a colpirla. Almeno tre fendenti al cuore. Inutile la corsa all’ospedale di Legnano, Teresa è spirata intorno alle 20. La prima persona a intervenire è stato un 30enne che si trovava in strada con il suo cane. Dopo aver visto la scena è entrato nel cortile e Gerardi è scappato.
«HO FATTO CIÒ CHE DOVEVO»
Il 57enne è stato poi arrestato dai carabinieri nella vicina via Torino. Nella tarda serata di ieri è stato portato in Procura a Busto Arsizio ed è stato interrogato dal pubblico ministero Ciro Caramore. Davanti al magistrato ha confessato il delitto raccontando però di aver incontrato per caso la donna e che solo successivamente la situazione sarebbe precipitata. Gli inquirenti non credono alla sua versione perché gli elementi emersi finora fanno pensare alla premeditazione. Infatti, dopo il delitto, il 57enne avrebbe scritto un messaggio alla suocera: «Ho fatto ciò che dovevo, buona Pasqua».
DENUNCIATO PER VIOLENZA PRIVATA
La coppia, come detto, era in fase di separazione. La 55enne era andata a vivere con i genitori nella villetta accanto a quella dove risiedeva con l’ormai quasi ex marito. Secondo la ricostruzione degli investigatori, lui minacciava di uccidersi se lei non fosse tornata e sapeva sempre dove fosse la donna. L’uomo aveva tenuto copia delle chiavi dell’auto della moglie ed era solito parcheggiare la propria macchina davanti al box della donna così che lei fosse costretta a chiamarlo per poter uscire: un mese e mezzo fa, dopo l’ennesimo contrasto avvenuto fuori dal garage, il figlio maggiore della coppia aveva denunciato il padre per violenza privata. Teresa Stabile non aveva presentato denuncia – a carico di Gerardi non c’era alcun provvedimenti restrittivo – perché, secondo quanto riferito, sperava di non irritarlo o provocarlo e di riuscire così a chiudere più rapidamente possibile la pratica della separazione.
LUTTO CITTADINO E VICINI SOTTO CHOC
Il sindaco di Samarate, Alessandro Ferrazzi, ha proclamato quattro giorni di lutto cittadino: i primi tre da oggi fino a sabato 19 e l’ultimo il giorno in cui saranno celebrati i funerali. Intanto la tragedia che si è consumata in via San Giovanni Bosco ha lasciato tutti senza parole: anche i vicini di casa faticano a credere che Gerardi sia arrivato a compiere un gesto simile e in molti ricordano Teresa come una donna gentile e cordiale.
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