IL RICORDO
Ucciso in Albania, il ricordo di Sarah Maestri: «Dodo il mio primo amore»
Cordoglio e incredulità nel Luinese per la morte dell'imprenditore 44enne

Aveva lasciato l’Italia da oltre vent’anni, si era costruito una vita e una famiglia in Albania e così, i ricordi su Edoardo Sarchi legati alla terra d’origine, riguardano soprattutto l’infanzia, l’adolescenza e la giovinezza, passata tra Luino, Cunardo e soprattutto Grantola. In quest’ultimo paese risiede e conduce un’attività ricettiva Riccardo Barbieri, cugino di Sarchi: «Edoardo - racconta, sconvolto per la tragedia avvenuta - era una persona perbene e riservata. Tant’è che quando sono venuto a conoscenza della sua morte, avendo lui 44 anni, avevo pensato a un incidente stradale».
Invece i contorni dell’uccisione sono ancora avvolti nel mistero, con più versioni contrastanti su cui toccherà alle forze dell’ordine e giudiziarie cercare di compiere chiarezza: «Mio cugino - aggiunge Riccardo Barbieri - era un gran lavoratore. che seguiva con entusiasmo la sua azienda albanese». Si riferisce alla Tegola Edilcentro, azienda che fabbrica mattoni e laterizi di Tirana: un nome italiano che sottolinea ancora una volta il legame fortissimo tra Italia e Albania e quello della famiglia Sarchi e Nidoli con questa terra, con questi ultimi che furono pionieri degli investimenti nel Paese balcanico, avendo aperto delle attività sull’altra sponda dell’Adriatico fin dagli anni Settanta.
«Ormai, avendo la famiglia in Albania - prosegue il cugino di Sarchi - veniva poco in Italia», tant’è che, per esempio, a Cunardo, nei bar, quasi nessuno l’ha riconosciuto dalle fotografie pubblicate sui media: «Io - conclude Barbieri - l’avevo incontrato tre anni fa, alla morte del padre, , e ci sentivamo una volta l’anno. I ricordi, quindi, sono soprattutto di quando eravamo piccoli: quelli di una famiglia unita e di momenti spensierati passati assieme. Lui è sempre stato tranquillo e riservato e, quindi, anche per questo, non mi capacito di quanto accaduto. Edoardo era l’esatto contrario di una persona a cui potesse accadere qualcosa di simile».
IL RICORDO DI SARAH MAESTRI
L’attrice Sarah Maestri ha voluto ricordare il 44enne con un messaggio sui social: «Edoardo, Dodo, così lo chiamavamo noi, amici del gruppo della Stazione, quando fino agli anni Duemila vivevamo insieme ogni cosa, ogni esperienza - ha scritto -. Lui è stato il mio primo amore, quello fatto di leggerezza, spensieratezza e infinita tenerezza, che illumina l’adolescenza e ti resta nel cuore per sempre. Da due giorni i ricordi mi travolgono tra lacrime che non ho la forza di fermare».
«La notizia della sua morte, improvvisa e cosi violenta, mi ha gelato il sangue e spezzato il cuore - ha aggiunto -. Con lui se ne va un pezzo irripetibile di me fatto solo di ricordi belli quelli che lui ha saputo regalarmi. Io come tutti i suoi amici e i suoi cari chiediamo sia fatta luce e restituita almeno la verità».
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