ASSOCIAZIONI IN CAMPO
«Difendiamo i faggi»: Italia Nostra contro il Comune di Stresa
L’associazione ha diffidato gli enti coinvolti dall’effettuare gli abbattimenti sulla panoramica di Levo. Polemiche anche a Taino per 80 carpini a rischio

No al taglio dell’alberata della fonte Purissima sul lago Maggiore in territorio di Levo. Italia Nostra ha mandato una diffida al Comune di Stresa che si appresta a tagliare una serie di alberi centenari sulla strada panoramica Baveno – Levo di Stresa – Gignese.
LA DIFFIDA CONTRO I TAGLI
Scrive l’associazione: «Sono a grave rischio di abbattimento, proprio in questi giorni estivi tra la fine di luglio e i primi di agosto 2025. Sono magnifici esemplari di Fagus sylvatica che da sempre ne ombreggiano lunghi tratti, spesso percorsi da ciclisti in escursione. Ne siamo venuti a conoscenza per caso percorrendo la Provinciale n.39: un cartello mobile informa gli automobilisti e i mezzi di trasporto pubblico che dal 28 luglio all’8 agosto la strada sarà chiusa al traffico, esclusi i giorni festivi e prefestivi. La chiusura della Sp è stata richiesta alla Provincia dal Comune di Stresa per “lavori di taglio faggi”. Preoccupa però la durata della interruzione della circolazione che è tale da far stimare l’esecuzione di importanti e massive opere di taglio. Il rischio è che il quadro paesaggistico storicamente consolidatosi, rappresentato dalla “panoramica” di Levo, possa essere compromesso in maniera irreversibile e definitiva». L’associazione attacca il Comune: «Considerando a questo punto l’assoluta mancanza di trasparenza con la quale il Comune di Stresa sta operando e la impossibilità di compiere alcun sindacato nel merito di atti che, a oggi, non sono stati posti a conoscenza del pubblico, nell’intento quindi di prevenire ogni irreversibile danno ad un quadro paesaggistico storicamente consolidatosi e come tale ampiamente riconosciuto, Italia Nostra sezione del Vco ha inviato in via cautelativa un atto di diffida agli Enti coinvolti nei lavori di taglio alberi, prima che si sentano risuonare le motoseghe fino a bordo lago per almeno una decina di giorni. Si tenga in debita considerazione che tra gli anni 2019/2021, tutti gli esemplari dei radicati faggi in oggetto sono stati sottoposti a perizia agronomica atta a valutare le loro condizioni di sicurezza e la propensione al rischio di caduta. A seguito di detta perizia, sono stati effettuati in precedenza un consistente numero di tagli di singoli esemplari, nonché adottate e messe in atto opere di protezione su singoli specifici faggi, così da ritenersi esclusa per un congruo tempo l’esistenza di ulteriori rischi per la sicurezza stradale. Italia Nostra Vco ci tiene a far sapere all’opinione pubblica che presso la Commissione regionale per l’individuazione delle tutele di beni di valenza paesaggistica, pende una proposta, avanzata da questa stessa Associazione al Governo del Piemonte, per il riconoscimento di viale storico delle piante di faggio radicate lungo la medesima tratta stradale, nonché di imposizione di tutela paesaggistica specifica per la medesima alberata».
CARPINI A RISCHIO A TAINO
Le polemiche insistono anche a Taino per gli 80 esemplari di carpini, molti dei quali potrebbero essere a rischio abbattimento dopo lo schianto di un esemplare. Il sindaco Stefano Ghiringhelli: «Sono alberi tutelati dalla Soprintendenza. Sono stati incaricati due agronomi indipendenti per valutare lo stato di salute dei carpini. Un rapporto è già arrivato, l’altro giungerà a giorni. L’obiettivo è di salvare più piante possibili del viale secolare e di programmare un piano di ripiantumazione arborea in autunno» Polemiche dalla minoranza. Lorenzo Giudici: «Serve prevenzione, prima e non dopo che un albero cade».
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