IL CASO
Si dimettono il “main sponsor” di Arona e il vice della Pro loco
Davide Zanchi e Angelo Mora hanno lasciato i rispettivi incarichi. Botta e risposta in Comune

Davide Zanchi, amministratore delegato della S.C.C.I. (Società francese che realizza e gestisce grandi centri commerciali) si dimette dalla carica e dall’azienda e il Comune di Arona perde il suo “main sponsor” della città.
Ne ha dato notizia Gianluca Ubertini di “Impronta Civica - Pd” che ha chiesto chiarimenti al sindaco Alberto Gusmeroli (Lega) che tempo fa gli aveva concesso la cittadinanza onoraria per alti meriti (Zanchi è anche cavaliere del lavoro e presidente della Cri di Arona). «Cosa sta succedendo davvero?», chiede Ubertini. «Il contratto di sponsorizzazione degli eventi estivi era stato firmato solo poco più di un mese fa». Zanchi è stato coinvolto in una indagine per corruzione a Roma come evidenziato da alcune note pubbliche dell’Anac ed è stato sentito anche recentemente dai magistrati. La società francese ha comunicato che con le dimissioni di Zanchi vengono revocati, «fin da subito, tutti i contributi e sponsorizzazioni dati nel 2025 al Comune per mutata strategia aziendale». Gusmeroli fa muro: «Zanchi si è dimesso per limiti di età. Noi lo possiamo solo ringraziare per quello che ha fatto e farà per Arona ora come presidente della Cri».
Intanto però in città un altro degli sponsor del Comune, che ha vinto recentemente due gare per lavori al campo sportivo di Arona e a Dagnente, è indagato. Si tratta del titolare della ditta Lucon, che realizza campi sintetici di calcio. Il nome della ditta è finito all’attenzione della guardia di finanza di Milano. L’imprenditore avrebbe realizzato un falso nell’attestazione di regolarità per un campo sportivo realizzato nelle carceri di Pavia.
E in città c’è anche fermento nella Pro loco. Il vicepresidente Angelo Mora, che svolge un ruolo importante anche in Ascom, ha rassegnato le dimissioni accusando l’Amministrazione comunale. «Tutto viene deciso da una sola persona (Gusmeroli, ndr). Non è collaborazione, ma una delegittimazione silenziosa». Anche qui ci sarebbe, tra le motivazioni, una sponsorizzazione ricevuta dalla Pro loco che non sarebbe stata gradita dal Comune come indicato nella nota di dimissioni. Gusmeroli replica: «Mora era probabilmente stanco, ma sono fatti interni alla Pro Loco. Noi diamo un lauto contributo annuale (80.000 euro, ndr), per il resto lavorano in piena autonomia.
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