SICUREZZA
Droga e bullismo, la Polizia a portata di app
Aumentano le segnalazioni alla Questura tramite YouPol
C’è chi segnala presunti maltrattamenti in famiglia subiti da un parente o da un’amica, c’è chi invita a fare luce su “giri sospetti” che si vedono nel parchetto sotto casa, c’è chi chiede aiuto per il proprio compagno di banco che non ha la forza di opporsi al bullo di turno. L’applicazione YouPol è stata realizzata nel 2017 dalla Polizia di Stato e nel tempo, anno dopo anno, si sta rivelando un valido strumento per tanti cittadini. Anche alle latitudini varesine.
Sono tante e variegate le segnalazioni – anche anonime – che tramite questa app arrivano in tempo reale alla centrale operativa della Questura, da cui poi vengono smistate all’ufficio di competenza affinché si valutino gli approfondimenti del caso.
CONTATTO SMART
Occorre sgomberare subito il campo da dubbi: perché non fare una telefonata al 112 e spiegare per filo e per segno ciò che sta accadendo? Perché l’applicazione consente un contatto “smart”, con l’invio di video, fotografie, audio o semplicemente di un breve testo, e perché magari può essere una modalità più adatta soprattutto alle fasce più deboli o più giovani, rispetto alla conversazione diretta con un operatore. A prescindere da questo, i numeri confermano che la scelta è azzeccata: nei primi cinque mesi dell’anno sono state oltre 300 le segnalazioni arrivate alla Questura di Varese tramite YouPol, con un significativo incremento. Nello specifico, si parla di 56 a gennaio, 51 a febbraio, 59 a marzo, 61 ad aprile e 76 a maggio. Nella maggior parte dei casi, al centro dei “messaggi” inviati c’è lo spaccio di droga: movimenti sospetti che fanno drizzare le antenne ai cittadini, i quali a loro volta chiedono alla Polizia di Stato di fare qualche verifica. Non manca poi il drammatico fenomeno del bullismo: spesso confinato tra i muri della scuola, in alcuni casi è stato scoperto proprio grazie alla “soffiata digitale” di un compagno o di un amico della vittima. Stesso discorso per la violenza domestica: la segnalazione giunta via app ha permesso di strappare quel velo di silenzio che spesso avvolge queste situazioni famigliari, altrimenti destinate a restare nell’ombra. Queste sono le tre finalità principali per cui si utilizza l’applicazione, ma il canale smart viene poi utilizzato per molte altre situazioni che il cittadino vuole comunicare alle forze dell’ordine.
«STRUMENTO PREZIOSO»
«Questa applicazione consente alle persone di entrare in contatto con la Polizia di Stato e può essere scaricata gratuitamente sui propri dispositivi mobili – spiega il vicequestore aggiunto Francesco Pino, capo di Gabinetto della Questura di Varese -. Le segnalazioni possono avere a oggetto droga, bullismo e violenza domestica, ma è possibile fare anche segnalazioni generiche utilizzando l’opzione “altro” presente nell’interfaccia dell’applicazione». «Le segnalazioni – prosegue il Pino - arrivano immediatamente qui e vengono analizzate e processate nell’immediatezza dall’operatore e, quando non richiedono intervento immediato da parte della Volante, possono costituire un elemento utile per una successiva attività di indagine. Insieme alla segnalazione, possono essere condivisi anche file multimediali».
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