IN OSPEDALE
Ecco la sala operatoria ibrida, Bertolaso: «Ora i medici svizzeri verranno a Varese»
È dotata di angiografo e Tac intraoperatoria mobile. Asst Sette Laghi: «Premessa decisiva per essere all’altezza del futuro»
Inaugurazione questa mattina - mercoledì 6 novembre - all’ospedale di Circolo di Varese della sala operatoria ibrida, un gioiello per tutti i pazienti dell’Asst Sette Laghi in un momento di generale difficoltà della sanità. La sala operatoria ibrida corrisponde a 3,5 milioni di euro di finanziamento da parte della Regione Lombardia, lavori che comprendono opere edili ma soprattutto installazioni tecnologiche definite dall’Asst Sette Laghi «top di gamma, una premessa decisiva per un ospedale tecnologicamente all’altezza del futuro».
LE DOTAZIONI
La sala ibrida comprende due sale operatorie di cui una dotata di angiografo per le procedure interventistiche cardiovascolari, collegate da un corridoio con una Tac intraoperatoria mobile che, se azionata, scorre su binari appositi consentendo l’esame in una sala o nell’altra, senza spostare il paziente che resta sul tavolo operatorio. Nel dettaglio si tratta di uno spazio procedurale avanzato che combina una sala operatoria tradizionale con un tavolo chirurgico multifunzionale e con apparecchiature per la diagnostica per immagini sofisticate.
BERTOLASO ALL’INAUGURAZIONE
«Ora tutti i medici della Svizzera verranno qui a Varese a lavorare», le parole dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, all’inaugurazione della sala operatoria ibrida all’ospedale di Circolo.
CASTIGLIONI: «UTILIZZO ALLARGATO ALLE NEUROSCIENZE»
Già la scorsa estate, Battistina Castiglioni, direttore del Dipartimento cardiovascolare aveva sottolineato come «viste le caratteristiche tecniche della nostra sala ibrida, l’obiettivo è uscire dagli standard dell’ambito cardiovascolare e allargarne l’utilizzo alle chirurgie delle Neuroscienze». La sala operatoria ibrida consente infatti interventi di cardiologia interventistica, cardiochirurgia, chirurgia vascolare ma anche di neurochirurgia e otorinolaringoiatria. La dottoressa Castiglioni ha poi spiegato che sono già stati eseguiti interventi e che sale operatorie come queste sono presenti solo al San Raffaele e a Padova.
Il professor Alessandro Bacuzzi direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza e Anestesia aziendale: «Il grande vantaggio di questa sala è di fare diagnosi e intervento o trattamento nella stessa sede».
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