L’EMERGENZA
«Coronavirus, sono fiducioso»
Il presidente Fontana applaude i cittadini («reagiscono bene»), ma intanto i numeri del contagio non rallentano

Coronavirus, il giorno 4 dall’arrivo del contagio in Lombardia è quello degli effetti dell’ordinanza emessa da Regione Lombardia per limitare il contagio. Ma è anche quello di nuovi decessi e di decine di casi registrati sul territorio regionale, quasi tutti collegati al focolaio di Codogno.
Nella (ormai) consueta conferenza stampa del tardo pomeriggio, il presidente e l’assessore al Welfare regionali, Attilio Fontana e Giulio Gallera, oltre a un aggiornamento numerico sul contagio snocciolano alcuni chiarimenti sull’effetto dell’ordinanza che ha causato la chiusura di scuole di ogni ordine, musei e teatri, lo stop alle manifestazioni pubbliche e il “coprifuoco” alle 18 per i bar.
FIDUCIA
«Sono moderatamente fiducioso che le cose possono andare verso un miglioramento graduale, credo che ci siano tutte le condizioni per poter rassicurare i cittadini». E’ quanto ha sottolineato Attilio Fontana, dicendosi convinto che le misure adottate «daranno risultati positivi». Intanto, però, le cifre sono in crescita veloce. Si è arrivati a quota 172, con cinque decessi solo in Lombardia, ma «la popolazione sta reagendo bene».
Quanto ai decessi, «Sono tutte persone con quadro clinico particolarmente debilitato o molto anziane - ha spiegato l’assessore Gallera - Questo virus ha una forza contagiosa molto evidente, la sua mortalità è maggiore di un’influenza ma siamo in una situazione assolutamente contenuta e incide su persone molto anziane e compromesse».
CENTRALINI INTASATI
«I numeri sono tutti intasati, si pensava di riuscire a gestirli ma c’è stata grande ondata. Abbiamo chiesto rinforzi anche al centralino regionale e siamo in grado di assorbire telefonate - ha aggiunto il responsabile regionale del Welfare - Bisogna lasciare libero il 112, altrimenti chi ha sintomi di qualsiasi tipo chiama e trova occupato. Invito a usare per il coronavirus il numero verde unico regionale 800.89.45.45».
ISTRUZIONI
Ancora in merito all’ordinanza di domenica 23, da Palazzo Lombardia sono arrivati alcuni chiarimenti destinati a sciogliere le perplessità dei lombardi
L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate
come ‘gialle’ (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della zona cosiddetta rossa) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo.
I COMUNI E GLI UFFICI PUBBLICI SONO APERTI?
Le istituzioni (Comuni, Catasto, Inps, Inail, CAF, Poste,
Camere di Commercio) e i relativi uffici sono aperti al
pubblico rispettando le norme di igiene adottate dal Ministero della Salute. L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può valutare modalità organizzative di riduzione dell’afflusso e dello stazionamento di utenti fino ad arrivare alla sospensione dei servizi che valuta differibili.
COME SI DEVONO COMPORTARE I COMUNI RISPETTO AI MERCATI RIONALI E COMUNALI ALL’APERTO?
Per i mercati rionali e comunali all’aperto sono previste le restrizioni indicate per i centri commerciali. Pertanto, i mercati comunali e rionali sono aperti dal lunedì al
venerdì. Restano chiusi il sabato e la domenica ad eccezione dei commercianti che esercitano la vendita di generi alimentari. Il sindaco, qualora ritenga che possano esserci casi in cui si favoriscono assembramenti a rischio, può valutare ulteriori restrizioni a livello territoriale.
MANIFESTAZIONI FIERISTICHE, SAGRE E FIERE POSSONO ESSERE REGOLARMENTE SVOLTE?
Per le manifestazioni fieristiche, le sagre e le fiere ed ogni evento che preveda assembramento di persone si dispone la
chiusura.
I CONSIGLI E LE GIUNTE COMUNALI POSSONO SVOLGERSI REGOLARMENTE?
Sì, si possono svolgere Giunte e Consigli Comunali (questi ultimi purché a porte chiuse) garantendo la pubblicità attraverso canali di comunicazione quali ad esempio le dirette streaming. E’ comunque fatta salva la facoltà del sindaco di disporre diversamente.
CHE RESTRIZIONI DEVONO ADOTTARE GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SVOLGONO PIU’ TIPOLOGIE DI ATTIVITA’ NELLA STESSA SEDE?
I gestori di esercizi commerciali che prevedono al proprio interno più attività (ad esempio hotel con bar, ristorante con bar, locali da ballo con ristorante) devono seguire le regole previste per le singole attività commerciali ovvero, bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico sono chiusi tutti i giorni dalle 18 alle 6. E’ fatta eccezione per i bar all’interno di hotel che restano comunque aperti per garantire il servizio ai soli ospiti della struttura. Altresì i bar dei ristoranti restano attivi per il solo servizio di supporto alla ristorazione. In linea generale si invitano i gestori delle attività commerciali a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio. Gli autogrill non sono soggetti alle restrizioni.
CI SONO DELLE RESTRIZIONI PER I RISTORANTI?
Per lo svolgimento delle attività dei ristoranti non sono previste restrizioni fino ad eventuali nuove disposizioni. I gestori sono comunque invitati a mettere in atto tutte le misure necessarie per evitare nei propri locali gli assembramenti a rischio.
LE CASE DI RIPOSO/RSA RESTANO APERTE A VISITE DI PARENTI?
Si, i parenti dei pazienti ricoverati devono attenersi alla regola di accesso alla struttura in numero non superiore ad 1 visitatore per paziente.
CHI PUO’ CHIUDERE IL PRONTO SOCCORSO E LE STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE TERRITORIALI?
L’autorità preposta è Regione Lombardia.
COSA E’ PREVISTO PER LE ATTIVITA’ LUDICO-SPORTIVE?
Tutti gli eventi, le riunioni e le attività ludico-sportive sono da ritenersi sospesi. Sono compresi fra questi luoghi quali palestre, centri sportivi, piscine e centri natatori, centri benessere, centri termali. Le attività all’aperto possono essere svolte ad eccezione dell’utilizzo degli spogliatoi. E’ consentito l’accesso e l’utilizzo delle strutture sportive ai soli atleti professionisti.
Si conferma inoltre che le attività di centri culturali, centri sociali, circoli ricreativi, restano chiuse.
COSA E’ PREVISTO PER LE CERIMONIE CIVILI E RELIGIOSE?
Per le cerimonie religiose, i matrimoni civili, le unioni civili non rinviabili è previsto lo svolgimento in forma privata e con un numero di partecipanti limitato. Per quanto riguarda le cerimonie funebri devono svolgersi in forma privata e con un numero di partecipanti limitato.
LE SCUOLE SI INTENDONO CHIUSE ANCHE PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E TECNICO?
Sì.
QUALI SONO GLI ISTITUTI E I LUOGHI DELLA CULTURA DI CUI
ALL’ART.101 DEL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO?
All’interno di questa categoria sono ricompresi anche i musei, le biblioteche, gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali. Sono inoltre compresi i parchi divertimento.
© Riproduzione Riservata