IL FENOMENO
Flipper mania, made in Varese
Andrea Meneghetti scova, importa e restaura i più quotati per collezionisti e nuovi bar: «Un medico

Erano spariti dalla circolazione. Dati per estinti. E invece voilà l’inizio di una seconda giovinezza. «Sono diversi i locali della città che mi hanno contattato per rimettere il flipper». Parla Andrea Meneghetti, 36 anni, varesino doc, uno dei massimi esperti nazionali dei giochi a pulsanti e palline che gli americani chiamano pinball. Il Twiggy e il Tricot, tanto per citare due bar molto gettonati, hanno già riabilitato il mitico flipper. E presto a Varese, sulla scia di Milano, verranno organizzati anche dei tornei: sta per nascere un gruppo, associazione, di appassionati. La mania è tornata. E pochi sanno che proprio nella Città Giardino ci sono alcuni collezionisti dei flipper di maggior valore, quelli cioè prodotti in esemplari limitati o all’epoca i più apprezzati in tutto il mondo. Si tratta dei modelli fabbricati all’inizio degli anni ‘90 con display dot matrix; quelli antecedenti, a funzionamento meccanico, sono invece di nicchia e non più adatti ai bar. Tra i collezionisti varesini un noto medico che ne ha una decina: ha creato un locale apposta nella sua dimora. L’esperto dei flipper, Meneghetti, viaggia molto alla ricerca dei pinball. Quando trova quello giusto, lo importa, lo sistema da un punto di vista elettrico e funzionale, lo restaura nella “carrozzeria”, e lo fa rivivere. «La mania per i flipper risale a quando avevo 12 anni: appena potevo andavo a giocare in un bar di Avigno». Da adulto si è così inventato una professione - unica nel suo genere - di “cacciatore internazionale” di pinball rari e quotati. Ma la sua fortuna è stata anche quella, oltre dieci anni fa, di scommettere sulla rinascita dei flipper che in quel momento stavano scomparendo da bar e sale giochi per fare posto ai più redditizi videopoker e slot. Ne ha accumulati un centinaio. Allora valevano poco. Li ha curati con scrupolo certosino. E adesso, la soddisfazione di vederli tornare in auge. Quanto sono quotati? «Si va dai duemila ai diecimila euro e più». La “febbre” dei flipper è riesplosa anche, soprattutto tra i giovani che non se li erano goduti prima: «Per un adolescente, ma anche un ventenne, il flipper da bar è qualcosa di nuovo. E quindi di attraente». Difficile che possano avere un effetto di ritorno tale da “scalzare” i giochi d’azzardo. Ma competere sì. «Molti locali che non tengono slot machine si sono accorti che la clientela vuole qualcosa in più del solo bere un drink. E hanno così scoperto che la magia del flipper è unica» spiega l’esperto.
Servizio completo sulla Prealpina di mercoledì 28 dicembre
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