A TUTTO CAMPO
Fontana: la candidatura, il “caso” Moratti, il reintegro dei medici no vax
Il governatore della Lombardia: «Il centrodestra ha sempre fatto il mio nome»
Era già tutto previsto? «È chiaro che Letizia Moratti avesse in testa da tempo idee diverse, in particolare quella di rivolgere l’attenzione al centrosinistra». Il governatore Attilio Fontana non sembra preso in contropiede dalla decisione, ora annunciata, adesso granitica, dell’ormai ex vice presidente e assessore al Welfare di chiudere i rapporti non solo con la giunta regionale ma anche, soprattutto col centrodestra. Ne parla - ieri sera alla Prealpina - dopo un’intensa giornata di programmazione amministrativa: «Perché, al di là di questa questione, abbiamo in ballo tante cose, credo di aver sentito tutto il mondo oggi». Ma il caso Moratti e gli scenari con vista sulle regionali del 2023 tengono banco.
Presidente, fa un certo effetto pensare che quelli che erano fino a ieri i vertici di Palazzo Lombardia si troveranno in competizione alle urne tra qualche mese...
«Letizia Moratti ha fatto un’altra scelta, mi tocca ribadirlo. Che questa scelta la porti verso il centrosinistra emerge da tante valutazioni. Oggi tutti parlano di terzo polo e avvicinamento al Pd, questi sono gli accostamenti. Anche un parlamentare del Partito Democratico si è espresso apertamente in questi termini. Del resto, nulla nasce per caso... »
Moratti quindi in campo e forse col centrosinistra. Presidente, quando il centrodestra ufficializzerà invece la sua ricandidatura?
«Non c’è bisogno di ufficializzare, la mia candidatura è già nello stato delle cose. Innanzitutto il centrodestra ha sempre fatto il mio nome. E ciò detto, se Moratti poteva essere eventualmente l’alternativa, questa alternativa adesso non c’è più».
La vice presidente ha rassegnato le dimissioni in polemica anche sulla gestione della Regione. Quali sono stati i motivi di scontro?
«Non ce ne sono stati. Abbiamo lavorato bene fino a una settimana fa, nessun tipo di contrasto. Non si è mai lamentata, non c’è stata una scelta di giunta che lei non abbia condiviso».
Beh, uno scontro c’è stato: la questione del reintegro dei medici no vax.
«No, attenzione: è una scelta quella governativa, al di là di come possa pensarla io. E precisiamo che riguarda un numero davvero risibile di operatori. Se vogliamo entrare nel dettaglio, è una scelta che anticipa una decisione presa dal governo Draghi che l’aveva indicata con la data del 31 dicembre. Se quindi mi sta dicendo che il reintegro dei medici no vax è stato un motivo di scontro, mi pare proprio che non vi fosse una ragione per arrivare alla rottura».
Quando si andrà a votare per la Regione?
«Tra il 5 febbraio e maggio è la finestra temporale».
Presidente, lei è stato criticato per la norma regionale che le andrebbe ad attribuire la scelta della data di convocazione dei comizi elettorali, in sostanza del voto.
«Ho davvero altro a cui pensare che posticipare o anticipare le date in base a convenienze elettorali. Guardi che questa norma già ce l’hanno le altre Regioni, Toscana, Emilia Romagna a Campania incluse. Ma la sinistra ha deciso di gridare allo scandalo in Lombardia».
A proposito di sinistra o meglio di centrosinistra: lei ha detto che Letizia Moratti è pronta a confluire in quell’area. Non pensa che possa essere un elemento di spaccatura, non tutti sembrerebbero favorevoli nel centrodestra alla candidatura Moratti...
«Non so dare interpretazioni, sono ragionamenti che riguardano il centrosinistra».
Presidente lei ha fatto un plauso allo sgombero operato a Milano di una palazzina Aler occupata da 90 inquilini abusivi. Linea dura?
«È una questione di legalità, stiamo parlando di rispetto delle leggi, una cosa che tutti i giorni chiediamo ai cittadini. E aggiungo che i miglioramenti e gli interventi previsti su quel complesso, rischiavano di essere vanificati proprio dalla presenza di abusivi».
Che cosa ne pensa della legge anti-rave? C’è chi l’ha definita liberticida...
«A chi la giudica così chiedo: perché tutti noi se organizziamo anche solo un banchetto elettorale dobbiamo chiedere un’autorizzazione amministrativa e pagare il suolo pubblico? Questa legge mira innanzitutto a garantire la sicurezza. I rave richiamano migliaia di persone, c’è anche un’evidente questione anche di sicurezza sanitaria».
Presidente, ha visto Milan e Inter? Proseguono in Champions League.
«Grande orgoglio che le due squadre di Milano siano tra le migliori d’Europa».
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