LA DELUSIONE
Forcora, la neve che non c’è
Delusione degli sciatori e del sindaco: «Abbiamo investito tanto»
Giornata di Epifania davvero insolita, quella di ieri sulla sponda lombarda del Verbano, con temperature che hanno toccato anche i 16 gradi, tanto da rendere meno dura la Nodada della Befana dall’altra parte del lago, al porto di Brissago.
Se il favonio ha regalato qualche momento di svago ieri e nelle settimane scorse, c’è chi invece vive la mancanza di neve e di precipitazioni come un problema anche professionale, di lavoro.
È il caso della Forcora, l’unico impianto sciistico in provincia di Varese, che in questa stagione ha visto solo la caduta di qualche fiocco.
Sulla pagina Facebook Forcora Ski è possibile vedere un’immagine suggestiva dell’impianto con il sole che fa capolino da dietro le montagne e con l’erba secca ai piedi.
Una fotografia per augurare un buon 2019, accanto alla quale vi è scritto «Noi speriamo in un nuovo anno pieno di neve». «Chiaramente - commenta il sindaco Fabio Passera - siamo tutti con il naso all’insù, a scrutare il cielo, in attesa che nevichi.
Basta osservare gli alberi di Natale in Puglia, la neve caduta al mare, per capire che le precipitazioni sono indipendenti dalla nostra volontà.
Quello che posso affermare è che da parte nostra c’è stata una volontà di far ripartire questa struttura con importanti investimenti ed è lì da vedere quello che abbiamo messo in campo, ma è chiaro che questo è un po’ anche il limite della Forcora.
Lo scorso anno cominciammo a sciare alla fine di gennaio e fu una stagione importante, anche se iniziata con un po’ di ritardo.
Incrocio le dita orgoglioso e contento per quello che abbiamo fatto per ridare lustro a un luogo che lo aveva perso e non certo per colpa mia».
Intanto, a soli 40 minuti dalla Forcora, in Ticino, negli impianti sciistici si dicono soddisfatti dell’inizio di stagione, anche se pure a quelle latitudini non si sono viste grandi precipitazioni.
Niente paragoni inutili, bisogna fare subito le differenze con la stazione di Maccagno, sono a diverse altitudini ed esistono sistemi di innevamento artificiale.
Ciò detto, un po’ ovunque in Ticino sono state organizzate - complice il bel tempo - giornate alternative allo sci, con una serie di eventi in grado di portare persone in vetta. Secondo alcuni utenti dei social, anche a Maccagno si potrebbero organizzare giornate di svago diverse in montagna. Numeri importanti si sono registrati a Bosco Gurin, con affluenze che non si registravano da 15 anni.
Stesso discorso ad Airolo-Pescium, dove già nei primi giorni di attività si è registrato il doppio delle presenze del 2018.
Ma le sfide per portare gente in montagna non mancano anche oltre confine - la Forcora non è un caso isolato - e gli albergatori si devono ingegnare. Nei Grigioni, dove in 20 anni si sono persi 2,4 milioni di pernottamenti, per attrarre turisti gli albergatori offrono gli hotel a metà prezzo se la neve non raggiunge i 5 centimetri anche se, va detto, quel territorio può sempre contare su un bun livello di coltre bianca.
Forse le prossime settimane riserveranno nevicate anche agli amanti della Forcora, e sono tanti del Varesotto. Fino ad allora, tutti a guardare in alto e sperare nel meteo.
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