SERIE A2 FEMMINILE
Futura, colpo ucraino: ecco Tkachenko
In arrivo la 22enne schiacciatrice: è la prima straniera

Ufficializzato ieri l’arrivo della ventisettenne Marika Longobardi, ultima stagione ad Albese con una retrocessione amara a definirne il percorso, alla Futura Volley arriva la prima straniera. È la 22enne schiacciatrice ucraina Kateryna Tkachenko che nell’ultimo anno ha giocato nel Levallois Paris Saint Cloud, allenata dall’italiano Alessandro Orefice (nuovo allenatore della Slovenia) col quale, oltre a vincere campionato francese e Supercoppa, ha disputato la Champions League (6 gare disputate, 20 set, 52 punti firmati, 2,6 di media per set, 80 ricezioni con un modesto 15% di perfette, la penultima assoluta per efficienza nel fondamentale di tutta la manifestazione). Assodato che la ricezione non è il punto di forza, se l’è cavata con un onorevolissimo 30% in attacco che va pesato: il livello della Champions League è decisamente altra cosa rispetto alla A2. Va da se che nella seconda serie nazionale potrebbe far valere braccio pesante e i 190 cm di altezza.
Prima dell’esperienza in Francia, il suo percorso (dopo la formazione nel paese d’origine) è stato negli Stati Uniti nei campionati universitari con tre stagioni alla Oregon State University (dal 2020 al 2023) per poi passare a Clemson (2023-2024). Nella composizione della nuova Futura affidata a Gianfranco Milano, va a prendere il posto di Enneking, la statunitense scommessa vinta della passata stagione ma non incassata perché s’è andata ad elidere con l’annata pessima di Zakoscielna.
Come Enneking e la polacca che l’hanno preceduta, Tkachenko è una scommessa anche se meno apparentemente meno azzardata visto che ha giocato un anno in un campionato di buon livello come quello francese ed è stata allenata da uno staff italiano. A questo punto per chiudere la squadra mancano il tassello decisivo, l’opposta, il terzo centrale (a conti fatti e numeri alla mano sarebbe preferibile una titolare, ma non sarà così) e la seconda palleggiatrice. Primo parziale giudizio sulla carta: difetti strutturali simili alla passata stagione, meno certezze in regia (vediamo chi affianca Sassolini), una coperta un poco più lunga con le attaccanti. Se in posto due arriva un “crack” s’alza l’asticella, altrimenti serve che tutto fili liscio.
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