IL CASO
Gallarate: agenzia chiusa, vacanze saltate
La polemica corre sul web. Il presidente di Aiav: «Conosco il titolare e non lo vedo come bidonista»

Qualcuno si sarebbe già rivolto alle forze dell’ordine per fare denuncia e c’è chi – online – parla di un danno da 10mila euro per un viaggio alle Maldive «inesistente». Scoppia ancora una volta nel pieno dell’estate quello che rischia di diventare un nuovo crac del turismo con base a Gallarate.
Nell’occhio del ciclone, stavolta, l’agenzia viaggi di via San Francesco, in centro. Ma mentre il negozio è chiuso e le utenze telefoniche risultano inattive, le segnalazioni che al momento si rincorrono sul web circa presunti viaggi fantasma pagati ma non garantiti, prendono alla sprovvista l’associazione che riunisce buona parte degli operatori turistici, l’Associazione italiana agenti di viaggio, alla quale fino a qualche tempo fa sarebbe stato appunto associato l’esercizio gallaratese.
«Il titolare non è più nostro associato da tempo, ma sono stupito: non posso pensare che sia un truffatore. Se non lo conoscessi penserei molto male, ma lo conosco e come bidonista non me lo vedo», dice al telefono il presidente, Fulvio Avataneo.
Il numero uno dell’Aiav non è uno che va per il sottile quando si tratta di martellare gli operatori che fanno male all’immagine della categoria. Avataneo non aveva avuto remore, una quindicina d’anni fa, a scagliare parole di fuoco contro il tour operator Todomondo che sempre da Gallarate aveva lasciato a terra migliaia di aspiranti vacanzieri. Lo stesso aveva fatto tre anni fa quando a finire all’aria è stata la Esse Vacation di Alessandro Scotti, per il quale lo scorso luglio è cominciato il processo.
Stavolta, invece, invita alla prudenza nell’attribuzione delle responsabilità. Le cose, in via San Francesco, sarebbero cominciate a cambiare all’incirca un anno fa e proprio a quel periodo risalgono gli ultimi contatti tra l’associazione e l’esercente. Intanto i viaggiatori mancati fanno gruppo: «So dalle forze dell’ordine che diverse persone si sono trovate nella mia stessa condizione e proprio loro mi hanno suggerito di scrivere qui per cercare altre persone nella mia situazione e magari unirci per prendere un avvocato», ha indicato pochi giorni fa su una bacheca social di Gallarate una cliente.
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