L’INCHIESTA
Flash-rissa, altri 10 indagati
Violenze a Gallarate: dopo la diciottenne, nei guai altri ragazzini giunti da Tradate, Malnate e Varese

Altri dieci ragazzini sono stati individuati e sono in corso le indagini sui restanti dei cento che si sono affrontati venerdì 8 gennaio nel centro di Gallarate.
Intanto continuano a emergere dettagli che consentono agli investigatori del Commissariato di ricostruire la flash-rissa.
La diciottenne identificata e denunciata a piede libero per rissa aggravata è di origine nigeriana.
I coinvolti sarebbero minorenni e residenti tra Gallarate, Varese, Cassano Magnago e Malnate.
Il quattordicenne ferito alla testa, pestato da cinque ragazzi e salvato dai passanti, è stato riascoltato dagli inquirenti sebbene inizialmente fosse reticente e si sia dichiarato estraneo.
Le indagini coordinate dal pm Nadia Calcaterra nelle prossime ore potrebbero portare a denunciare altri giovani: si sta lavorando su due fratelli di origine albanese.
I poliziotti stanno scandagliando le immagini della videosorveglianza. E analizzando i telefoni sequestrati ai fermati: requisire i cellulari è stata una delle prime operazioni effettuate perché i giovani hanno organizzato l’appuntamento usando le app social. Anche se non è escluso che si siano serviti anche della Playstation, dato che per lo più si è trattato di evento violento con protagonisti maschi. Pochissime le ragazzine coinvolte.
Di una di queste, la diciottenne bloccata e identificata immediatamente dopo gli scontri, si è ricostruito il ruolo nella vicenda.
Gli agenti hanno acquisito le immagini dalle stazioni ferroviarie di Varese, Tradate e Malnate. Come segnalato da alcuni viaggiatori, venerdì scorso, un gruppo di ragazzi armati di mazze da baseball è salito sul treno fra Tradate e Malnate per raggiungere Varese alle Nord, cambiare scalo e dirigersi a Gallarate. Gli inquirenti stanno inoltre cercando di ricostruire l’antefatto: capire se si sia trattato del secondo atto di una rissa itinerante di qualche settimana fa, di una missione punitiva o di regolamenti di conti tra baby gang. La pista più accreditata è la prima.
Resta invece da comprendere la partecipazione di massa dei minorenni. Indicazioni potrebbero arrivare dai telefoni sequestrati: determinante sarà il compito della polizia postale. E ancora più determinante quello dei genitori che potrebbero portare i figli in Commissariato. Resta da capire di chi fossero le due sacche del Varese Calcio contenenti mazze, catene, sassi e coltello.
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