MOSTRE
Gallarate, forma e colore al MaGa
Dall’astrazione geometrica alle sperimentazioni cromatiche

Sono dedicate ai linguaggi del colore le due mostre che si terranno al Museo MaGa di Gallarate, aperte fino al 4 dicembre, curate da Alessandro Castiglioni.
La prima è curata dall’artista e designer Umberto Ciceri, dal titolo “La forma del ritmo”, che si concentra sulla produzione astratto-analitica di Ciceri, per approfondire le sperimentazioni cromatiche caratterizzate dall’uso sperimentale di superfici lenticolari.
« I visitatori - afferma Umberto Ciceri - si muoveranno continuamente, produrranno da soli le associazioni necessarie, troveranno il loro ritmo: gli articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani che si susseguono, i corpi che si agitano, i canti regolati da codici geometrici, i colori sulla soglia dell’invisibilità, le opere intarsiate composte secondo regole contrappuntistiche, tutto entrerà in risonanza, proponendo un’atmosfera percettiva contemplativa e sospesa».
La seconda mostra, dal titolo “I colori scappano sempre”, propone il nuovo allestimento della collezione del MaGa, rimodulato proprio seguendo la linea e il ritmo del colore, mettendo in luce alcuni episodi fondamentali della storia dell’arte italiana dal secondo Novecento a oggi, con opere di Soldati, Prampolini, Munari e oggetti di design di Campi, Magistretti e Sottsass.
Il titolo dell’esposizione trae ispirazione da una riflessione dello stesso Ettore Sottsass che affermava che «i colori scappano sempre da tutte le parti, scappano al rallentatore come le parole, che scappano sempre, come la poesia che non si può mai tenere nelle mani, come i racconti belli, i colori scappano da tutte le parti, non si riescono mai a fermare».
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