MENSA DEI POVERI
Caianiello torna libero
L’esperienza in carcere e le lunghe camminate: in sei mesi ha perso 25 chili

Centoquarantuno giorni in carcere, quarantuno ai domiciliari. Da oggi Nino Caianiello è un uomo libero. Si sottoporrà a nuovi interrogatori con il pm Luigi Furno ma nel frattempo si gode quella che prova ad essere una vita normale: il caffè nel suo appartamento con qualche amico che lo va a trovare, nella palazzina bianca vicino alla superstrada, poi l’incontro con l’avvocato ma soprattutto la possibilità di poter uscire e di camminare finalmente all’aria aperta. Ne ha comunque fatti tanti di chilometri in questi lunghi mesi (sei), durante la permanenza a Opera e pure sul terrazzo del suo appartamento. Ogni giorno ha misurato con il contapassi le distanze. E’ stato il modo migliore per tenersi in forma dal punto di vista fisico e psicologico. Ieri, per esempio, ha percorso più di venti chilometri. E si vede. E’ dimagrito di 25 chili, ora ne pesa 78, ed è molto abbronzato perché in carcere ha approfittato di ogni momento che gli veniva concesso dall’ora d’aria. Per lui l’esperienza in cella – dopo l’arresto del 7 maggio nell’ambito dell’inchiesta Mensa dei Poveri – è stata un modo per comprendere l’effimero della vita. E ribadisce il suo totale disimpegno politico, ora che è tornato libero, a meno che non sia la politica a interessarsi di lui, questo confida. Caianiello è un uomo che appare cambiato nello sguardo e nei pensieri ma per ora preferisce non rilasciare dichiarazioni nel rispetto del lavoro dei magistrati e del suo legale Tiberio Massironi.
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