IL SINDACO INDAGATO
Cassani, mozione di sfiducia
Firmata da undici consiglieri di opposizione: per far decadere l’amministrazione servono altri due voti

Mozione di sfiducia contro il sindaco Andrea Cassani, dopo la notizia che il primo cittadino è indagato per turbativa d’asta in uno dei filoni dell’inchiesta milanese su un sistema di tangenti, finanziamenti illeciti, appalti e nomine con al centro Nino Caianiello.
È stata depositata oggi alle 13 al Protocollo del municipio. A sottoscriverla sono stati tutti i consiglieri di opposizione più due esponenti del gruppo misto, che nel pomeriggio hanno spiegato le motivazioni in conferenza stampa.
In tutto sono undici le firme in calce, ovvero oltre i due quinti del Consiglio comunale, il quorum richiesto per la presentazione di questo atto che, in caso di approvazione, farebbe decadere immediatamente l’amministrazione. Con la conseguenza del commissariamento e delle elezioni anticipate.
Ovviamente, perché ciò avvenga, serve la maggioranza assoluta dei voti. Ai proponenti ne mancano due. È scontato che il loro sguardo sia in questo momento rivolto ai consiglieri di Forza Italia non più in linea con la maggioranza.
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