LUCA CHIARAVALLI
Da maestro a cantante
È l’interprete di «What a wonderful world», un inno alla bellezza e ai grandi personaggi della storia recente in un video che emoziona

Si scopre una veste inedita del maestro gallaratese Luca Chiaravalli, ovvero quella di cantante.
Una voce, la sua, davvero notevole, che pochissimi conoscono, visto che è noto soprattutto come autore, produttore e direttore d’orchestra a Sanremo.
L’occasione è arrivata in questa quarantena: Luca ha deciso di interpretare una canzone celebre, “What a wonderful world” di Louis Armstrong, con un relativo video su YouTube (per la regia di Serena Zaniboni; insieme hanno scelto le immagini e poi Serena le ha montate), in cui il Luca-cantante appare con lo pseudonimo Float, una sorta di alter ego che rappresenta una nuova esperienza.
Nel video sono state scelte immagini emozionanti, che hanno fatto la Storia (dal mondo sociale, sportivo, musicale): da Gandhi a Freddie Mercury, da Alex Zanardi a Tardelli ai Mondiali ‘82.
Il video si conclude con le parole dell’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini quando disse: «sono orgoglioso di essere cittadino italiano, ma mi sento anche cittadino del mondo».
Chiaravalli ha commentato la sua idea così: «Ho voluto mandare un pensiero positivo in questo momento assurdo. Le immagini ricordano alla gente quanto possiamo essere grandiosi, ognuno di noi».
La voce di Luca è intensa e graffiata: «È così rovinata - spiega - perché frutto delle mie mille vicissitudini di salute. Nella sua fragilità suscita un sentimento di rinascita e rivalsa sui colpi che la vita ti infligge».
Anche la scelta del brano non è casuale: «canta che il mondo è meraviglioso, il contrasto funziona, è un’idea che mi venuta in questi giorni di quarantena».
Intanto il maestro Chiaravalli racconta che la “clausura” forzata da Covid-19 non ha stravolto le sue abitudini: «D’altra parte sono abituato a lavorare da casa, avendo lo studio qui a Gallarate», racconta. Quel che è diverso è, per esempio, la questione delle collaborazioni a distanza: Luca ci ha raccontato che, proprio in questi giorni, sta lavorando con Nek con cui ha collaborato già felicemente anche in passato. «Sta venendo bene - spiega Chiaravalli - ci confrontiamo noi autori con lui e poi Filippo (Neviani, vero nome di Nek) canta il brano finito a casa sua e registra anche le chitarre. Io ottimizzo poi il tutto qui in studio da me».
Il maestro gallaratese racconta che lavorare a distanza è certamente diverso: «Ovviamente, lavorando a stretto contatto ci sono delle situazioni creative più immediate, però anche a distanza si scrive bene, soprattutto in fase di brain storming per i testi. Le videochat sono molto utili in questi casi».
Su Nek, Luca aggiunge: «È sempre molto attivo e propositivo e si mette tanto in gioco, per un artista è un’attitudine fondamentale».
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