LA TRADIZIONE
Gallarate: domenica del brodo
Festa in via San Giovanni Bosco. Tutti in fila per una tazzina. Il sindaco: «Rinsalda il rapporto tra passato e presente»
La tradizione si rinnova e anche questa mattina, domenica 14 luglio, sono stati tanti i gallaratese che non hanno voluto mancare alla consueta benedizione e distribuzione del brodo. Come ogni anno infatti, in occasione della contrada del brodo o meglio Cuntrada dal Broeud l’appuntamento è in via San Giovanni Bosco per bere (nonostante il caldo) una tazza di brodo preparato secondo la tradizione con un po’ di carne, una fetta di pane e - per chi lo apprezza - c’è anche la possibilità di “correggerlo” con del vino rosso.
GRANDE PARTECIPAZIONE
Nel vedere così tanti gallaratesi, e non solo, in coda sotto il sole, il presidente della Pro loco, Vittorio Pizzolato si è dichiarato «più che soddisfatto». «Ogni anno organizziamo questo appuntamento con passione ed entusiasmo e per questo molti contradaioli hanno deciso di rimboccarci le maniche ed aiutarci - sottolinea Pizzolato - questo è un bel segnale».
Il prevosto di Gallarate, don Riccardo Festa ha sottolineato come in momenti come questo, ovvero quando i Gallaratesi si riuniscono, si crea quel senso di comunità e di voler stare insieme che fa bene alla città. «Per il 76esimo anno, i contradaioli della Contrada del Broeud hanno portato calore e tradizione alla festa della Madonna del Carmelo con il loro delizioso brodo caldo» afferma il sindaco, Andrea Cassani . «Un sentito ringraziamento a tutti i contradaioli e alla Pro loco per il loro instancabile impegno nel mantenere viva questa storica tradizione popolare gallaratese che ogni anno rinsalda il rapporto tra il nostro passato e il presente».
Insieme al primo cittadino, gli assessori Claudia Mazzetti, Chiara Allai, Stefania Picchetti, Rocco Longobardi, Corrado Canziani, Sandro Rech e Germano Dall’Igna.
LA STORIA
Nella tradizione, la devozione alla Madonna del Carmelo, risale al 1200 e nasce nel 800 AC dove visse il profeta Elia in preghiera. Questa tradizionale festa risale al famoso e terribile periodo della pestilenza descritta dal Manzoni (1630 -1633), che preoccupava gravemente tutta la popolazione di questi borghi che vollero render più concreta la loro devozione Mariana con il gesto umano del condividere un po’ di cibo, povero, semplice, nutriente e depurante come un brodo di carni e verdure.
I contradaioli ne cucinarono una grande quantità per poterlo distribuire a tutti la mattina del 16 luglio dopo essere stato benedetto in onore della festa della Madonna del Carmelo. La Contrada del Brodo era la zona più popolare e povera del vecchio borgo di Gallarate, un ambiente schietto e non sempre raccomandabile.
Nella zona veniva distribuito a basso costo il brodo a beneficio degli operai di laboratori artigiani e opifici che iniziavano a sorgere in zona a ridosso del corso d’acqua che offriva scarico fognario e più tardi acqua per il vapore.
La distribuzione del brodo - che caratterizzava quel pugno di vie - divenne elemento d’identità locale riscoperto nell’estate 1948 in occasione del primo Palio di Gallarate (che è scomparso da tempo): fu in quell’occasione che, nella metà di luglio, si riportò in auge, in versione celebrativa, la distribuzione del brodo, associandola nella data alla festa della Madonna del Carmine.
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