CAMPO SANTO
Vai al cimitero e trovi una giungla
Gallarate, stabilita dal Comune l’entità delle sanzioni: 200 euro a chi non elimina le erbacce. Al Monumentale la situazione peggiore
Vegetazione che cresce incontrollata intorno alle tombe: il Comune di Gallarate suona il campanello d’avvertimento a chi non cura il verde come si deve. L’amministrazione intende dare una stretta sulla non curanza del verde - e in particolare degli arbusti - che sfocia nell’interferenza con le sepolture vicine, nella presenza di rami e radici che creano danni di qualche rilievo o, ancora, dell’erba cresciuta senza controllo che limita il passaggio. In particolare al Monumentale di viale Milano. Tra l’altro scrigno di opere d’arte, oggetto d’interesse del Politecnico e sede di visite anche da fuori città.
Le segnalazioni
Nel corso degli anni sono state diverse le segnalazioni che si sono succedute nei cimiteri cittadini a proposito di questo genere di problemi. Gli ultimi a lamentarsi sono stati i membri dell’Associazione mazziniana, i quali a ridosso della ricorrenza di Ognissanti di quest’anno avevano preso carta e penna e avevano indirizzato al Comune una richiesta di maggiore attenzione propmio al camposanto centrale. Le piantine che qui sono cresciute sul tetto di alcune cappelle di famiglia progettate da Camillo Boito lungo il perimetro sono un esempio lì da vedere. E i mazziniani non sono stati i primi a far presente che ci sono alcune situazioni limite. Anche perché in viale Milano in diversi casi il limite è stato superato.
La voce
Ebbene, dal prossimo anno chi non farà manutenzione alle tombe in modo da evitare la crescita abnorme delle piante rischia una sanzione di 200 euro. Da Palazzo Borghi fanno sapere che non bisogna aspettarsi un accanimento, anche perché molto spesso quando si generano situazioni problematiche questo accade perché sono venuti a mancare tutti coloro che potrebbero farsi carico della cura delle tombe. Eppure la giunta Cassani ha inserito una precisa voce riguardo le sanzioni per la mancata manutenzione del verde cimiteriale tra quelle dei servizi funebri: una decisione che suona come un richiamo a fare attenzione.
Il meccanismo
La prescrizione di tenere in ordine al cimitero c’è sempre stata nel regolamento dedicato. Il meccanismo prevede che l’ufficio di polizia mortuaria del Comune segnali agli interessati, tramite raccomandata, la necessità di interventi e persino l’eventualità della multa era già ipoteticamente prevista se trascorsi 30 giorni dalla raccomandata nessuno avesse sistemato. Fino allo scorso anno, però, tra le tariffe onn risultava una voce specifica che quantifichi i soldi da pagare. Ora il quantum è nero su bianco.
Il risarcimento
Resta valido inoltre il principio che è sempre stato applicato nei cimiteri gallaratesi, ovvero che nei casi più gravi di incuria, oppure in occasione di qualche celebrazione che sarebbe impedita dalle piante fuori controllo, il Comune proceda d’ufficio al taglio o alla potatura e chieda il risarcimento delle spese sostenute. Rimangono in vigore allo stesso modo le altre disposizioni che puntano ad assicurare il decoro dei cimiteri e che impediscono di lasciare in giro il materiale o la terra spostata per la posa dei monumenti funebri.
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