ARTE
Gavirate, i nuovi «ciceroni»
15 ragazzi dell’Istituto Stein hanno fatto conoscere la dimensione artistica delle bellezze del territorio
«Proiettati verso l’arte». Erano concordi nel definirsi tali, i 15 ragazzi dell’Istituto Stein, promossi nuove guide di Gavirate, ieri, sabato 5 giugno, presso la sede dell’Informalavoro, prima di ricevere dalle mani del sindaco Silvana Alberio, il loro attestato. La giornata li ha visti protagonisti, distribuiti sul territorio, per far conoscere le bellezze mille volte viste e mai considerate nella loro dimensione artistica. Alle conoscenze e alle competenze si è unito il loro entusiasmo. Erano emozionati e nello stesso tempo «scalpitavano»: sapevano che ben 90 visitatori erano in attesa delle loro parole al chiostro di Voltorre e lungo le vie di Gavirate, dove la loro illustrazione sarebbe avvenuta anche in inglese. E nella chiesa parrocchiale di Gavirate, per la visita della quale hanno ricevuto i ringraziamenti del parroco, don Maurizio Cantù. Per sottolineare l’importanza del risultato, ottenuto nell’ambito dell’alternanza scuola - lavoro, e in stretta sinergia tra l’amministrazione comunale e l’Istituto, era presente Laura Caruso, in rappresentanza del dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, Giuseppe Carcano che ha seguito con interesse questo percorso.
«Si tratta di un valore aggiunto per la scuola - ha affermato - che, oltre a dare un bagaglio culturale ai ragazzi, ha affinato le loro competenze, favorendo la costruzione del sé».
«La particolarità di questo percorso, che ha avuto come figura centrale Paolo Cova, storico dell’arte gaviratese, professore presso l’Università di Bologna e guida lui stesso in grandi spazi espositivi, è da individuare nella ricaduta sul territorio e sui conseguenti benefici» ha sottolineato il primo cittadino.
Per questo la Regione nella figura del consigliere Emanuele Monti, delegato alle politiche giovanili, ha voluto evidenziare il suo assenso: «Dal dialogo delle istituzioni scaturiscono progetti. Altri ce ne sono in cantiere».
E’ stato elaborato lo sviluppo del progetto, che come referente della scuola ha avuto la docente Mara Rusconi: il 75% dell’attività è stata svolta in remoto, a causa delle note restrizioni.
Ma è stato comunque un successo «in un anno scolastico senza aspetti sociali, questo breve ritrovarsi è avvenuto in modo proficuo», ha sottolineato la dirigente scolastica Laura Cereda. «Dalle prenotazioni, al coordinare le attività, ai testi scritti tutto è stato opera dei ragazzi - ha spiegato Cova - una modalità faticosa, ma è quella del mondo del lavoro nel campo dell’arte che richiede passione assoluta. E loro l’hanno manifestata».
Un progetto di alternanza scuola - lavoro simile era stato messo in campo dal Comune di Varese lo scorso aprile, quando gli studenti del settore turistico e linguistico avevano contribuito a un tour virtuale nel Varesotto.
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