DENUNCIATO
Tenta la truffa dello specchietto: preso
Giovane disoccupato identificato e rintracciato dai carabinieri

È una delle truffe più in voga tra i professionisti del raggiro, ma stavolta non è andata a segno. O meglio, è andata a segno, però l’autore è stato rintracciato e denunciato: si tratta di un 32enne originario di Napoli ma residente a Gallarate, disoccupato. L’ennesima truffa dello specchietto (attenzione: a Saronno è andata in scena anche quella della tanica vuota) è stata compiuta il 21 gennaio scorso a Gazzada Schianno, in via Roma. Qui una donna di 38 anni, casalinga e residente in zona, si trovava al volante della sua Fiat Cinquecento, quando è stata avvicinata dallo sconosciuto che, appunto, ha iniziato ad affermare di essere stato urtato poco prima con lo specchietto dell’utilitaria. Il canovaccio del raggiro si sviluppa proprio sull’abilità dell’autore nel rendere credibile la propria versione dei fatti. E trattandosi di persone che in molti casi lo fanno proprio di mestiere, spesso per la vittima di turno è pressoché impossibile fiutare la trappola.
Così è andata anche quel giorno di gennaio. La donna, persuasa dai modi convincenti del suo interlocutore, alla fine ha accettato di consegnare 55 euro in contanti che aveva con sé, a titolo di risarcimento, per chiudere la vicenda senza ulteriori strascichi. Intascati i quattrini, il ragazzo si è dileguato. Intuendo però che qualcosa non quadrava, la vittima ha deciso si sporgere denuncia, recandosi nella caserma dei carabinieri di Azzate. I militari hanno fatto scattare le indagini e, nel giro di due settimane, sono riusciti a mettersi sulle tracce del 32enne partenopeo: nei suoi confronti è scattata la denuncia in stato di libertà e dovrà rispondere del reato di truffa.
L’episodio riaccende i riflettori sui raggiri compiuti da professionisti. Nella maggior parte dei casi le vittime sono anziani che abitano da soli ma, come si è visto con la vicenda di Gazzada, può capitare a chiunque, pure mentre ci si trova in strada al volante della propria vettura. L’invito è quello di segnalare sempre alle forze dell’ordine eventuali episodi sospetti, proprio come ha fatto la 38enne: solo così infatti è possibile porre un argine a questo odioso fenomeno.
© Riproduzione Riservata