GORLA MINORE
I vandali al sindaco: «Ma chi sei?»

Quando il sindaco di Gorla Minore Vittorio Landoni si è avvicinato al gruppo di ragazzi che in piazza 25 Aprile parlavano e urlavano con toni sopra le righe, si è sentito chiedere «Chi sei?». Perché il primo cittadino aveva appena osato rimproverare il gruppo fra i quindici e i vent’anni che ogni dieci parole proferiva otto bestemmie urlandole ad alta voce.
Il problema dei ragazzi indisciplinati e senza regole c’è anche in paese, si trascina da un paio di anni, ma da oltre un mese la situazione è peggiorata. Atti vandalici, schiamazzi, corse in moto. Mancano solo le risse, ma per quanto?
Strike coi cartelli
Sono una decina almeno i cartelli stradali di segnaletica verticale che sono stati divelti. Al momento sono in corso le indagini e gli agenti della polizia locale, coordinati dal comandante Giovanni Mascheroni, stanno scandagliando i filmati delle telecamere di videosorveglianza per identificare gli autori. «Al momento non sappiamo chi siano e se facciano parte di qualche gruppo del paese», afferma Landoni con il massimo disappunto. «C’è chi si diverte in questo modo senza pensare ai danni che provocano».
Corse notturne
La situazione è nota e i residenti hanno più volte segnalato a gran voce le corse folli in sella alle moto che tengono svegli i residenti di via Petrarca, ma non solo. «Nessuno dice loro di stare chiusi in casa, ma è evidente che prima di tutto si mettano in pericolo e che possano anche provocare danni e incidenti», rimarca il primo cittadino, che anche su questo fronte ha già mobilitato polizia locale e stazione dei carabinieri di Gorla. Alcuni residenti hanno anche consegnato i video delle corse notturne ormai esasperati: si sentono i motori rombare nel cuore della notte e nessuno dorme più. La zona più frequentata è quella nell’area del parco Nord già tenuta sotto controllo dalle forze dell’ordine.
Il senso della misura
«La situazione è complicata per tutti ma si è perso il senso della misura», afferma Landoni che più di una volta ha cercato il dialogo con i giovani avvisando che però sarebbe stata una delle ultime volte. «Quando in piazza 25 Aprile mi sono avvicinato ai giovani, saranno stati una ventina, tutti ragazzini e ho detto loro di darsi una regolata, hanno avuto comportamenti totalmente inadeguati e fuori luogo, completamente fuori dalle righe, di fatto mi hanno sbeffeggiato. Mi hanno detto «Chi sei?», il significato sottinteso era chi fossi per permettermi di dire loro qualcosa e con quale autorità», racconta il primo cittadino scattando un’istantanea sul mondo dei giovani e il loro approccio all’autorità. Conclude il sindaco: «Ripeto: ci vuole rispetto. Si può stare fuori, ma non togliere il sonno alle persone che il giorno dopo si alzano per andare a lavorare. Danneggiare gli arredi urbani e i beni pubblici è invece un reato». Landoni lo aveva già detto: non è più disposto a chiudere un occhio.
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