IL CASO
Vanno al cimitero: la tomba è aperta
Coppia sotto choc, poi si scopre che è stato un errore: ne andava preparata un’altra

Sono andati al cimitero e hanno trovato la tomba di famiglia aperta. La lastra di marmo a chiusura era stata sollevata, sotto erano visibili i paletti di legno. Ieri mattina, domenica 16 febbraio, marito e moglie, sotto choc e spaventati, hanno chiamato i carabinieri. Che fossero vittima di ladri al camposanto? Che qualcuno per motivi ignoti avesse messo mano alla tomba? Un giallo che solo dopo ore è stato svelato. I militari hanno accertato che qualcuno avesse messo mano al luogo di sepoltura. Primo indizio: sicuramente era un professionista perché niente era stato rotto. Solo l’arrivo fortuito di Ivano Caccia, titolare di una delle pompe funebri locali, ha permesso di fare chiarezza sulla vicenda. Il professionista, avendo dimestichezza con le pratica ed essendo a conoscenza anche dei decessi e funerali in vista, è riuscito a ricostruire l’accaduto, collaborando con i militari In sintesi, si è trattato di uno scambio di cimiteri. L’impresa che prepara le tombe in vista di un funerale, ha aperto una tomba, ma al cimitero sbagliato. Nella stessa posizione, avrebbero dovuto preparare il sepolcro al camposanto di Prospiano. Un episodio che ha scosso parecchio la coppia che ieri è andata a trovare i defunti che riposano al cimitero di Gorla: il marito era arrabbiatissimo, la moglie era provata emotivamente. Con le lacrime agli occhi, hanno dovuto attendere per capire cosa fosse accaduto: l’inutile riapertura della tomba di famiglia ha creato trambusto e agitazione. Intanto ci sono ancora delle domande senza risposta, a partire da chi ha sbagliato. Qualcuno può aver capito male le disposizioni. Che dagli uffici abbiano errato a comunicare il cimitero? Era infatti giusta la posizione. O che abbiano sbagliato a comprendere dall’impresa committente. Insomma una svista che ha creato trambusto ma soprattutto dolore alla famiglia
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