SICUREZZA
Graffi e morsi ai carabinieri. Bloccato col taser e arrestato
Un 27enne sudamericano, vestito con abiti femminili e ubriaco, ha dato in escandescenze in un bar a Domodossola

Seduto al tavolino del bar, ubriaco e vestito da donna, si scaglia contro i carabinieri con graffi e morsi. È successo ieri pomeriggio, lunedì 11 agosto, a Domodossola. I carabinieri della Compagnia di Domodossola hanno arrestato, in flagranza di reato, un 27enne di origini sudamericane e residente in Valle d’Aosta, ritenuto responsabile di violenza, resistenza a pubblico ufficiale nonché porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere.
I fatti sono avvenuti, come si diceva, nel pomeriggio di ieri all’interno di un bar di Domodossola dove i militari erano entrati per parlare con il titolare. Alle loro spalle, seduto ad un tavolo, un uomo appunto con indosso abiti femminili, ha iniziato ad imprecare contro il gestore del locale, reo di non averlo servito subito e ha sbattuto una bottiglia di vetro vuota sul tavolino per attirare l’attenzione.
I militari hanno dapprima redarguito verbalmente l’uomo invitandolo a mantenere un comportamento adeguato, ma il diretto interessato, in evidente stato di ebbrezza, si è avvicinato al banco pretendendo che gli venissero serviti altri alcolici. Al rifiuto opposto dal gestore, il giovane è nuovamente andato in escandescenza, e ha dapprima colpito, con due sberle, la spalla di uno dei due militari che si era avvicinato per invitarlo a calmarsi, per poi cercare di graffiarlo al volto con le unghie.
Per fermare le intemperanze del 27enne ed impedire che potesse procurare lesioni ad altri o a sé stesso, i carabinieri alla fine lo hanno immobilizzato per poi accompagnarlo verso l’auto di servizio. Una volta fuori dal locale, il 27enne ha ripreso a colpire i militari con calci, graffi e morsi, tanto da rendere necessario il ricorso al Taser per immobilizzarlo. Un solo colpo è stato sufficiente per rendere inoffensivo il giovane che è stato quindi arrestato.
Ma non è finita: il giovane neppure in caserma si è calmato e ha cercato nuovamente di colpire chiunque gli capitasse a tiro; per questo è stato richiesto l’intervento del personale medico, per sedarlo.
Nella borsetta da donna che il 27enne aveva con sé i carabinieri hanno rinvenuto un coltello da cucina con una lama della lunghezza di 11 centimetri. Il sudamericano, dopo le formalità di rito, è stato tradotto in carcere a Verbania a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Marco De Ambrosis
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