OGGETTI SMARRITI
Gran Bazar Malpensa
Giovedì l’incanto al T2, centinaia gli articoli all’asta, dai cellulari ai profumi

Centosessantaquattro lotti da battere, pari ad almeno quattro ore di estenuanti rialzi e più di mille partecipanti che invaderanno il salone dell’associazione NoiSea (Terminal 2) alla ricerca dell’affare. Torna per l’ottavo anno consecutivo l’asta degli oggetti smarriti, organizzata da Sea con la collaborazione dell’Istituto vendite giudiziarie di Varese per svuotare i magazzini riempiti negli ultimi dodici mesi con la merce abbandonata in aeroporto dai passeggeri in transito.
Il Gran Bazar Malpensa apre giovedì prossimo, a partire dalle 9.30. Come sempre tutti gli oggetti si potranno visionare nei due giorni immediatamente precedenti, presentandosi martedì e mercoledì dalle 9 alle 13 al magazzino del T2, Area Partenze a lato della farmacia
C’è davvero di tutto.
Dal 2009, anno in cui partì l’iniziativa diventando un vero e proprio fenomeno di costume, il personale di Sea ha imparato a non stupirsi più di nulla. Hanno trovato in aeroporto canoe, macchine da cucire, la protesi di una gamba e persino una dentiera. E che dire del Califfo abbandonato accanto ai check-in o il costume da scimmia, comprato alla modica cifra di 130 euro da un papà soltanto per far felice il proprio figlio? La mascotte dell’edizione 2016 fu senza dubbio Ciop, il megapeluche di scoiattolo perso in aeroporto mentre il suo inseparabile fratello, Cip, partiva per chissà quale destinazione nel mondo.
Tra gli oggetti che giovedì prossimo verranno messi all’asta ci sono strumenti musicali (un violino, una chitarra e un sassofono con relativa custodia), materiale sportivo (snowboard, bocce, una canna da pesca, due paia di pinne) e persino un aspirapolvere Dirt Devil, il cui valore della perizia si attesta a 50 euro, comprensivo di accessori vari per cucina e una valigia contenente un set di posate. Tra le singolarità anche quattro quadri, una macchina per ventilazione domiciliare con accessori e custodia, un misuratore di pressione e persino un Borsalino nuovissimo, tanto che il prezzo di partenza del cappello è di 100 euro.
Il lotto più caro, naturalmente, è quello dei gioielli. La rincorsa per aggiudicarsi la borsa contenente bracciali, collane, anelli e fedi per il peso complessivo di circa un chilogrammo, «il tutto di colore giallo tipo oro» specifica l’Ivg, parte da mille euro. Come sempre, gli occhi sono puntati soprattutto sull’elettronica, in particolar modo tablet, smartphone, videocamere, fotocamere, videogiochi. Ma attenzione: il passo tra l’affare del secolo e la delusione è spesso molto breve e con l’ansia del rialzo il rischio è di finire per spendere per un usato dimenticato in aeroporto più del nuovo in vetrina in negozio.
Qualche anno fa, per esempio, un giovanotto si aggiudicò un iPhone 3G ormai obsoleto alla modica cifra di 360 euro, tra gli applausi ironici di chi abilmente si stava divertendo a far lievitare le offerte. Perché il Gran Bazar Malpensa è fatto anche di scaltrezza, goliardia e curiosità, è un evento ormai entrato nella consuetudine dell’aeroporto, attirando folle di pensionati, casalinghe, tantissimi giovani e anche qualche esperto di settore, gente che frequenta i mercatini dell’usato e sa benissimo cosa puntare e fino a che cifra arrivare.
Tra le singolarità quattro quadri, una macchina per ventilazione domiciliare con accessori e persino un Borsalino nuovissimo
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