LA SCONFITTA
Coppa Italia, Mastini gelati dal Caldaro
Semifinale amara, Varese rimonta il primo svantaggio ma poi non risale più

È il Caldaro la seconda finalista della Coppa Italia dopo il successo sui Mastini. Non bastano ai gialloneri 60’ di grande battaglia per piegare un avversario tignoso in difesa e al solito feroce in avanti, oltre che sorretto da un monumentale Andergassen e aiutato dalla fortuna in occasione dei due pali varesini. La squadra di Czarnecki lascia comunque la pista tra gli applausi dei suoi tifosi e dopo aver dato tutto.
LA PARTITA
Coach Czarnecki oltre alla squadra che ha battuto il Feltre martedì ha a disposizione il giovane De Santi, terzino in prestito dal farm team che viene inserito in linea con Naslund. Il match è approcciato bene dai Mastini, che pressano i Lucci nel loro terzo pur senza ricavarne occasioni vere e proprie ma creando buon gioco. Col passare dei minuti però gli altoatesini iniziano a mettere sempre più fuori il naso, sfruttando una gran verticalità che permette loro di ribaltare le azioni in un attimo. Dopo un pericolo portato da Max Oberrauch (prima parata di Perla) arriva il power play per il Caldaro: i Lucci fanno girare bene il puck e al 9’15” Selva trova dalla sinistra un perfetto tiro sotto la traversa che vale l’1-0. Il Varese subisce il colpo e ci mette un po’ a riorganizzarsi contro comunque un avversario che mai perde l’uomo o concede spazi. Andergassen vive un primo periodo tutto sommato tranquillo tranne che nel finale, quando deve intervenire di fila su Majul e Pietroniro, ideali trombettieri dei Mastini che provano a suonare la carica. Una carica che però non basta per pareggiare il match prima della pausa.
ANCORA BRIVIDI POI…
Anche in apertura di drittel centrale i Mastini soffrono la spinta di un Caldaro molto presente in tutte le zone della pista ghiacciata. È ancora Selva ad avere l’occasione più pericolosa ma Perla salva il potenziale 2-0 e da lì il Varese prova a destarsi. Andergassen risponde al collega salvando su Piroso e Schina, quindi che i gialloneri abbiano cambiato registro lo si vede anche nelle due penalità seguenti salvate con relativa sofferenza. Negli ultimi minuti arrivano i primi power play anche per i padroni di casa che spingono come matti e riescono a pareggiare. Al 35’45” Majul coglie il palo con un tiro dalla sinistra, quindi al 37’01” è Marcello Borghi a far esplodere l’Acinque Ice Arena dalla stessa posizione con un diagonale non tenuto da Andergassen che rotola in porta. Trasformati i gialloneri sfiorano il bis con Raimondi che da due passi spreca, non riuscendo a portare avanti i suoi alla seconda sirena.
RIMONTA SFIORATA
Il buon momento varesino continua nei primi minuti del terzo periodo con Andergassen chiamato a diversi interventi. Dal nulla però i Lucci trovano il modo di colpire feralmente i Mastini, piegati dal tiro centrale di De Donà che indovina l’angolino basso alla sinistra di Perla al 47’19”. Serve allora dare tutto per rimontare e i gialloneri lo fanno, prima in power play e poi in parità numerica: clamorose le occasioni per Bertin e soprattutto Michael Mazzacane, su cio Andergassen piazza due salvataggi monumentali a metà periodo. Al 14’40” Raimondi coglie il palo con una sassata e, poco dopo, lo stesso perde un disco in neutra che lancia la transizione ospite: Perla esce e salva temporaneamente ma sul suo rebound Erschbamer insacca la gabbia vuota. Sul -2 la parete da scalare è verticale e va fatta a mani nude, ma questo Varese non si arrende. Senza portiere e con un power play a disposizione è Majul a trovare il diagonale della speranza a 87 secondi dalla fine, ma l’ultima parola è di De Donà che insacca la gabbia sguarnita a poco dalla fine per il definitivo 2 a 4.
IL TABELLINO
Caldaro-Varese 2-4 (0-1, 1-0, 1-3)
CALDARO A. Andergassen (Mearelli); Volcan, M. Virtala; Reffo, Schoepfer; Massar, Waldthaler; Obexer, Anderlan; De Donà, Riekkinen, Selva; Oberhuber, Cappuccio, J. Oberrauch; Eschbamer, B. Andergassen, Felderer; M. Oberrauch, Graf, Lintner. All. Suikkanen.
VARESE Perla (Marinelli); Schina, E. Mazzacane; De Santi, Naslund; Bertin, Vignoli; Pietroniro, Vanetti, M. Borghi; Piroso, Majul, Raimondi; T. Cordiano, M. Mazzacane, P. Borghi; Perino, Crivellari, Tilaro. All. Czarnecki.
Arbitri Bedana-Gruber (Carrito-Dell’Amico).
Marcatori 9’15” Selva (Riekkinen, M. Virtala) PP1; 37’01” M. Borghi (M. Mazzacane, Piroso) PP1; 47’19” Volcan (Selva, Riekkinen), 54’54” Erschbamer, 58’33” Majul (M. Borghi, Naslund) PP1-EA, 59’38” De Donà (Riekkinen, Reffo) EN.
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