CORONAVIRUS
Il virus nelle città varesine
L’epidemia rallenta con 22 casi accertati. Due casi ufficiali in più a Varese, Malnate, Gorla Minore e Germignaga
L'asticella si abbassa con decisione, in maniera incoraggiante. Dopo i 43 casi di coronavirus certificati ieri dal report regionale, oggi - mercoledì 8 aprile - il conteggio si è fatto finalmente modesto per la provincia di Varese: 22 contagi accertati in ventiquattro ore per un totale di 1.348.
Un bilancio finalmente meno violento, comprensivo di morti e guariti dall'inizio dell'epidemia, senza però dimenticare le migliaia di persone che si sono ammalate (alcune sono anche decedute) a cui non è mai stato fatto il tampone.
Si possono prendere ad esempio i dieci decessi sospetti con cui ha fatto i conti la casa di riposo La Provvidenza di Busto Arsizio (solo tre avevano fatto il test, risultando positivi) e le altre situazioni simili in altre e numerose Rsa e strutture comunitarie di ogni genere. Per il resto, invece, i numeri salgono poco.
Per quanto riguarda le singole città, nessuna è andata oltre ai due casi in più: si tratta nello specifico di Varese, Gorla Minore (che già ieri aveva registrato il proprio picco), Malnate (una delle realtà più infettate in rapporto ai residenti) e la piccola Germignaga, che con cinque tamponi positivi entra per la prima volta nel tabellone regionale che indica le località con almeno quattro persone affette da covid-19 dall'inizio dell'emergenza.
Stando sempre ai numeri ufficiali, un contagio in più a Busto Arsizio (ne ha 137 ed è la città con più positivi), Tradate, Castellanza, Samarate (dove è avvenuto il sesto decesso), Somma Lombardo, Sesto Calende, Cocquio Trevisago, Travedona Monate e Cuasso al Monte.
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