L’INTERVENTO
Lamborghini e Mercedes sequestrate in dogana
Le due vetture intercettate dalla Guardia di Finanza di Como

L'attività di contrasto agli illeciti doganali al confine tra Italia e Svizzera non si ferma, grazie all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e alla Guardia di Finanza di Como. Le ultime operazioni hanno portato al sequestro di veicoli di lusso e alla scoperta di violazioni piuttosto articolate.
A Ponte Chiasso, i finanzieri hanno fermato un italiano che stava cercando di portare in Svizzera una Lamborghini Gallardo d'epoca, senza targa e del valore di circa centomila euro. Un'auto così non passa certo inosservata, e infatti ha insospettito gli agenti che, insieme ai funzionari di Ponte Chiasso, hanno deciso di vederci più chiaro. Si è scoperto che l'auto aveva solo una carta di circolazione svizzera temporanea, per di più scaduta, e nessun documento che ne attestasse lo sdoganamento in Italia o il pagamento delle tasse di confine. Risultato? Sequestro immediato e accusa di contrabbando per "infedele dichiarazione".
Nello stesso periodo, i militari in servizio di pattuglia a Maslianico hanno intercettato un italiano del 1994 a bordo di una Mercedes Benz GLE con targa ticinese, che vale circa 50mila euro. L'uomo, residente a Campione d'Italia, ha detto che stava tornando da un autolavaggio in Svizzera. Nonostante l'auto fosse intestata a un residente svizzero, il conducente ha provato a eludere un controllo più approfondito, sostenendo che l'auto non potesse essere sequestrata e presentando una delega alla guida senza però alcuna autorizzazione doganale. Dopo le verifiche, si è scoperto che mancavano tutte le autorizzazioni previste dalla legge doganale, che vieta ai residenti nell'Unione Europea di guidare in Italia veicoli immatricolati fuori dall'UE, a meno di eccezioni molto specifiche. Per questo, l'auto è stata sequestrata amministrativamente per illecito doganale.
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