OSPEDALE DI CIRCOLO
In sala operatoria a 101 anni
Paziente record nato nel 1915: due interventi al cuore, perfettamente riusciti, nel giro di poche settimane

Un’angioplastica alle coronarie, poco più di un mese fa, e un intervento alla valvola aortica, perfettamente riuscito all’inizio di questa settimana.
Si tratta di interventi piuttosto diffusi e sempre più sicuri in ambito cardiologico e cardiochirurgico, se non fosse che il paziente in questione è nato il 9 marzo 1915 e dunque ha 101 anni “e mezzo”.
Insomma, una doppia avventura a lieto fine per Giovanni Chiesa, che è ancora ricoverato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Circolo, dove sono stati programmati e condotti a termine entrambi gli interventi.
«Tutto sta procedendo bene, oserei dire che quanto fatto è assolutamente eccezionale» commenta Marco Chiesa, figlio del paziente che, peraltro, è stato per lunghi anni apprezzato medico di base nel rione varesino di Sant’Ambrogio.
«L’équipe guidata dai dottori Fabrizio Morandi e Sergio Ghiringhelli ha lavorato splendidamente: la decisione di intervenire è stata presa dopo una lunga riflessione e, devo dire, si è rivelata assolutamente opportuna perché il decorso non sta dando problemi».
«Secondo me il caso di mio padre rappresenta un record» continua Marco Chiesa.
Il doppio intervento si è reso necessario a causa di una fastidiosa insufficienza coronarica con cui il dottor Chiesa era costretto a convivere: ora, dunque, la certezza di aver risolto un serio problema e la possibilità di guardare avanti con speranza, puntando, perché no, a tagliare altri prestigiosi traguardi dal punto di vista anagrafico e con una qualità della vita complessivamente buona.
«Una storia del genere conferma una volta di più come il nostro staff abbia a cuore unicamente il bene delle persone» sottolinea, comprensibilmente soddisfatto, il direttore generale dell’azienda ospedaliera Callisto Bravi. «Laddove si può intervenire evitando dannosi accanimenti terapeutici, lo si fa dopo le attente valutazioni richieste da ogni singolo caso» prosegue il top manager sanitario, secondo cui «al centro di tutto deve esserci sempre la qualità della vita del paziente, che ha il diritto di poter vivere serenamente.
Servizio completo sulla Prealpina di venerdì 12 agosto
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