IL REPORT
Incroci pericolosi, a Malpensa 75 uccelli investiti
Intorno alle piste controllo costante da parte di personale specializzato

Si sa, il cielo non ha barriere. E se nello stesso cielo atterrano e decollano anche aerei, ai gheppi, alle poiane o alle cornacchie importa poco. Sono molti infatti gli uccelli che volteggiano su Malpensa e che però costituiscono un pericolo per la sicurezza dei velivoli, oltre che per se stessi.
Un problema così serio che Enac ogni anno pubblica un report che inquadra gli eventi di bird strike negli scali italiani. Quello del 2024 è appena stato divulgato e racconta che all’aeroporto della brughiera gli impatti tra aeromobili e volatili sono stati 75, oltre a 9 scontri avvenuti con altri animali quali lepri e conigli selvatici. Rispetto agli anni passati il trend del 2024 è stabile e non si sono registrati incrementi. La differenza con il 2023 è che l’anno scorso gli impatti hanno provocato un paio di incidenti: uno di questi ha interessato il volo DL175 della Delta Air Lines che era decollato da Malpensa con destinazione Atlanta il 16 luglio e ritornato sulle piste dello scalo poco dopo senza conseguenze per equipaggio e passeggeri.
Ma eventi particolari a parte Sea, per proteggere Malpensa dalla presenza degli animali, mette in atto diverse procedure: gestire, monitorare e allontanare la fauna e l’avifauna è infatti fondamentale. Nello scalo ci pensa la società Bird Control il cui principale obiettivo è mantenere l’equilibrio tra la parte naturalistica e l’aeroporto visto poi che Malpensa è inserita nel Parco del Ticino e questo implica la presenza di ampie aree verdi circostanti dove nidificano uccelli e vivono mammiferi. La parola d’ordine è pattugliare dall’alba al tramonto tutti i giorni dell’anno: due operatori, uno in una macchina uno in un’altra, battono al tappeto entrambe le piste controllando che non vi sia la presenza di qualche animale. Quando vengono avvistati degli “intrusi” viene messo un funzione il dissuasore presente sulle vetture allestite. Un cannone che provoca rumore e fa scappare gli animali. Se questo non accade e l’animale resta sulla pista il traffico aereo viene bloccato.
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