DIGITALIZZAZIONE
Industria 4.0, Varese ci crede
Un’impresa su tre ha scommesso sull’innovazione: l’80% ha investito risorse superiore ai 100mila euro. Ma le piccole faticano

Acquisto di macchinari avanzati, connessione tra diverse fasi produttive e commerciali, un nuovo rapporto tra clienti e fornitori: sono i pilastri dell’industria 4.0 che, nonostante la pandemia, è riuscita a mettere radici in provincia di Varese. Certo, a fare da apripista sono state le grandi imprese, con le piccole ancora a passo lento, ma una cosa è certa: le fabbriche varesine stanno cambiando pelle.
A confermarlo sono i numeri elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio di Varese.
Una impresa varesina su tre ha adottato soluzioni 4.0 per migliorare la propria produzione e il proprio business. Sono soprattutto le imprese di grandi dimensioni, sopra i 200 addetti, che hanno saputo cogliere le opportunità della trasformazione digitale: il 41% ha implementato tecnologie 4.0. Le piccole aziende, invece, faticano ad avviare un percorso di innovazione: la conferma viene dal dato che solo il 7,8% di queste ha adottato soluzioni 4.0, al di sotto della media lombarda (11,5%).
«Sembra manifestarsi – sottolinea il presidente della Camera di commercio, Fabio Lunghi –, una polarizzazione, con le imprese industriali di grandi dimensioni che riescono a governare la trasformazione digitale e le piccole aziende che subiscono barriere in entrata e faticano ad ammodernare i propri modelli di business. Ecco perché vogliamo sempre di più e fornire un supporto concreto su questi temi, in particolare alle Pmi».
Il primo aiuto concreto sono i due milioni di euro in contributi messi sul piatto per la digitalizzazione, «un altro elemento che consente un ulteriore salto di qualità, decisivo per la competitività del nostro sistema economico», prosegue Lunghi.
Certo puntare su Industria 4.0 significa soprattutto investire. Chi ha deciso di incamminarsi su questa strada, naturalmente, lo ha fatto seguendo un obiettivo strategico a lungo termine, mettendo in campo cifre consistenti. L’80% delle aziende, infatti, ha destinato al piano di innovazione risorse superiori ai centomila euro.
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