LA CELEBRAZIONE
Migranti a Gallarate, «San Cristoforo sarebbe loro amico»
Il discorso del prevosto in occasione della festa del patrono

«Con i giovani che vengono da noi per costruire il loro futuro, che vengono a cercare libertà e pace, siamo sempre in difesa, ma se si gioca solo in difesa non si può vincere il campionato. Possibile che non riusciamo a fare proposte attive per far venire da noi poche decine di migliaia di persone? I processi vanno anticipati per poterli governare». Così, con una riflessione che il prevosto stesso ha definito «quasi balbettata», stamattina monsignor Riccardo Festa ha affrontato il tema dell’integrazione dei giovani migranti che vengono «per restare» nel suo discorso alla città in occasione della festa del patrono di Gallarate, San Cristoforo.
«Sono anni che sentiamo discorsi che non hanno portato a molto. Qualche domanda dobbiamo porcela. San Cristoforo sarebbe amico di questi giovani», ha detto il prevosto.
Alla funzione in basilica, come tradizione, erano presenti i rappresentanti delle istituzioni civili. Il sindaco, Andrea Cassani, ha rispettato la consuetudine del dono dei ceri all’altare.
Nell’omelia di monsignor Festa anche un richiamo al matrimonio come «gesto profetico e trasgressivo» che permette di fondare «la cellula fondamentale della società».
La festa patronale di Gallarate si era aperta ieri sera con la benedizione delle auto nel piazzale del mercato. La Proloco sta valutando invece come gestire gli appuntamenti di questa sera in funzione del meteo.
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