L’INIZIATIVA
Integrazione a Varese: rifugiati al lavoro
Progetto pilota promosso da Confindustria

Promuovere l'inserimento lavorativo e l'integrazione sociale dei richiedenti asilo, valorizzare le diversità culturali e sensibilizzare le imprese al tema dell'inclusione. Questi sono gli obiettivi di un progetto pilota avviato da Confindustria Varese in collaborazione con l'agenzia per il lavoro Randstad Italia e la cooperativa sociale 4Exodus. L'iniziativa, che si inserisce nel più ampio progetto "Without borders" di Randstad, punta a creare un modello replicabile per l'integrazione socio-lavorativa dei rifugiati.
Il percorso di formazione e inserimento
Il progetto ha coinvolto 12 stranieri provenienti da diversi Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) del Gallaratese. Il primo passo è stato un corso di formazione civico-linguistica di 81 ore, curato da Randstad, per fornire ai partecipanti le competenze necessarie, dall'italiano alla redazione del curriculum vitae. A seguire, un incontro informativo ha visto la partecipazione di dieci imprese associate a Confindustria Varese, che hanno mostrato grande interesse per l'iniziativa. Il momento clou è stato uno "speed date" professionale, un'occasione per i candidati di sostenere colloqui individuali con i responsabili delle risorse umane e gli imprenditori locali, creando un primo contatto diretto.
Il percorso si è concluso con ulteriori colloqui che hanno portato a cinque assunzioni concrete. Due persone sono state inserite nella Donelli Alexo Srl come verniciatori e altre tre nella A.C.S.A. Steel Forgings come addetti alla forgia.
Le sfide e i successi del progetto
L'iniziativa ha dimostrato che, sebbene esistano sfide pratiche, come la mobilità e gli ostacoli burocratici, la volontà di integrazione da parte delle imprese è alta. Diverse aziende, pur non avendo potuto procedere con assunzioni immediate, hanno confermato il loro interesse a partecipare a future edizioni.
Come sottolinea Luigi Galdabini, presidente di Confindustria Varese: «Le imprese non possono limitarsi a produrre valore economico, ma sono chiamate a generare valore sociale. Questo progetto sperimentale vuole essere un modello di inclusione replicabile, capace di generare un impatto reale e duraturo. Siamo convinti che il vero sviluppo non possa prescindere dall’inclusione». Gli fa eco Luca Donelli, vicepresidente di Confindustria Varese e Consigliere delegato della Donelli Alexo Srl: «L'adesione nasce dall'esigenza di selezionare figure motivate. Siamo soddisfatti di essere riusciti a inserire due risorse che si stanno facendo apprezzare per impegno e interesse. Il progetto ha un elevato potenziale, è un'iniziativa replicabile». Anche i partner confermano il successo dell'approccio. Francesca Passavanti, responsabile del progetto Randstad "Without Borders", parla di un'alleanza strategica tra diversi attori, mentre Lucia Dell’Albani di 4Exodus sottolinea l'importanza di queste sinergie per motivare le persone e farle rimanere nel "circuito della legalità".
Una collaborazione virtuosa a livello istituzionale
Il progetto si inserisce nel quadro di un protocollo d'intesa firmato dalla Prefettura di Varese e altre istituzioni del territorio, volto a semplificare le procedure burocratiche e favorire l'integrazione. «Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, mondo produttivo e terzo settore», commenta il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello.
«Dimostra che, quando gli attori del territorio compiono attività congiunte, è possibile passare dai principi ai fatti, creando reali opportunità di autonomia e dignità per le persone coinvolte». L'iniziativa varesina si pone dunque come un modello efficace di cooperazione e responsabilità sociale, dimostrando come il lavoro possa diventare un potente strumento di integrazione e un motore di crescita non solo per le aziende, ma per l'intera comunità.
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